Ristrutturare casa: dal progetto alla realizzazione

Ecco gli step fondamentali per ristrutturare casa e cosa sapere a riguardo

Sembrava impossibile per Laura e Marco trovare la casa dei loro sogni, non solo dal punto di vista estetico, ma anche funzionale. Soprattutto dopo aver scoperto che presto sarebbe arrivato un bambino. Avevano così deciso di mettere in vendita la loro vecchia dimora, dove abitavano da 10 anni, per acquistarne un’altra dove avrebbero cominciato la loro nuova vita. Non sapevano però se scegliere una casa che per lo meno si avvicinasse alle loro esigenze o una che si potesse anche ristrutturare. Inizialmente optarono per la prima opzione, perché temevano che ristrutturare casa sarebbe stata una decisione troppo azzardata e rischiosa. Ma dopo aver accettato il nostro servizio di consulenza, costituito da vari appuntamenti dove abbiamo chiarito in diversi step tutti i loro dubbi, cercando di orientarli verso l’opzione migliore per loro,  compresero che quella della ristrutturazione era invece la scelta migliore.

Accontentarsi o…ristrutturare?

Sono tante le famiglie che si rivolgono a noi con gli stessi dubbi di Laura e Marco riguardo la scelta di una casa: spesso molti di loro si accontentano di un’abitazione simile a quella che desiderano pur di non affrontare lo step della ristrutturazione. La coppia necessitava semplicemente di essere sostenuta da persone competenti, che gli avrebbero messi al corrente di tutto ciò concerne questa procedura. Fortunatamente, Giorgio, il loro testimone di nozze, gli invitò ad affidarsi a noi dell’Impresa Edile di Treviso. Giorgio è uno dei tanti clienti soddisfatti: grazie al nostro servizio chiavi in mano abbiamo aiutato a realizzare diversi progetti, tra cui quello della sua casa tramite il nostro servizio di ristrutturazione.

L’importanza di affidarsi ad un professionista

Dopo il nostro consulto, la coppia decise di acquistare un grazioso appartamento che sarebbe stato poi ristrutturato al suo interno, così da renderlo più spazioso e funzionale. Erano sicuri di aver fatto la scelta giusta senza commettere errori, perché si sono affidati ad un professionista, figura fondamentale per affrontare un intervento di ristrutturazione vero e proprio. Questo, generalmente, comprende dei lavori necessari, come la ridistribuzione degli spazi, così da ottenere un immobile pari al nuovo.

Ristrutturare casa: i fattori da considerare e i vantaggi che comporta

Prima di procedere con la ristrutturazione, è importante conoscere dei fattori chiave, come la spesa da sostenere, gli aspetti burocratici e il risultato finale che si desidera ottenere. Ma cosa ha davvero spinto Laura e Marco a scegliere una casa da ristrutturare? Prima di tutto una maggiore possibilità di personalizzare gli spazi, che, come le stanze già presenti, risultano più ampi rispetto a quelli delle abitazioni di nuova costruzione. Si potevano poi avere delle agevolazioni fiscali, con imposte di acquisto inferiori. C’è anche da dire che, una volta restaurate, le case valgono molto di più, e questo poteva essere un altro punto a favore per la coppia riguardo una loro idea futura, qualora avrebbero avuto altri figli o altre esigenze, decidendo quindi di mettere la nuova casa in vendita. Ci sono poi molti clienti che decidono invece di costruire la loro dimora a cominciare dalle basi, ma in ogni caso quello che serve per procedere con questi lavori di interventi urbanistici è il permesso di costruire.

I compiti dell’architetto e come scegliere quello più adatto

La valutazione dello stato dell’immobile è un altro fattore da considerare prima del restauro, così come la stima dei tempi riguardo i lavori. Praticamente ne deve valere la pena. Ma se ci si affida ad un architetto competente, non si avranno problemi a riguardo. Il suo compito è principalmente quello di supportare il cliente in ogni fase della ristrutturazione. Per scegliere quello giusto che ispira fiducia, consigliamo di fare alcune ricerche, anche riguardo il suo sito web per valutare lavori effettuati in precedenza, o di chiedere un preventivo ad hoc. Ma il modo migliore è quello di vederlo lavorare sul campo: a tal proposito, si può richiedere un colloquio conoscitivo.

Ristrutturare casa: come trovare il nuovo stile

Generalmente consigliamo di mantenere lo stile originario della casa, almeno esternamente, soprattutto se ha una valenza storico-artistica. Mentre all’interno, per quanto consentito, si è più liberi di creare ambienti su misura. A tal proposito ci si può ispirare da immagini prese da riviste del settore o dai negozi di arredamento. Con l’aiuto del progettista si possono trovare le giuste idee riguardo lo stile della casa, i materiali, i tessuti e i colori. 

Ogni dettaglio fa la differenza

Abbiamo effettuato il consulto anche per conoscere bene la coppia, così da proporre loro uno stile che si adattasse sì ai loro gusti ma anche alle loro esigenze. Desideravano una sala grande, la quale comprendesse anche un angolo giochi per il bambino ed una stanza dedicata alla lettura e alla meditazione. Erano così importanti questi dettagli? Certamente. Prima di procedere con i lavori, bisogna essere sicuri di ogni particolare. Le fasi progettuali non vanno saltate: un errore di valutazione può costare parecchio. Anche il computo metrico svolge un ruolo fondamentale: si tratta dell’elenco delle lavorazioni e della quantità di materiale impiegato nella lavorazione. È sconsigliato ordinare i materiali prima della procedura dei lavori, perché qualcosa potrebbe variare in corso d’opera.

I permessi che servono per ristrutturare casa

Per effettuare la ristrutturazione servono dei permessi, detti anche titoli abilitativi, e per ottenerle si dovrà presentare una documentazione presso lo sportello unico per l’Edilizia del Comune dove l’immobile è ubicato. Dopo questi step fondamentali è giunto il momento di scegliere l’impresa che effettuerà i lavori. Qui sarà necessario farsi fare dei preventivi comprensivi di tutto, ma solo dopo aver già definito e approvato il progetto.

Pratiche burocratiche da eseguire prima dei lavori

Prima di iniziare i lavori occorre inviare la comunicazione di inizio Lavori al Comune, indicando il Direttore dei Lavori. La stessa comunicazione dovrà essere inviata sia all’Azienda Sanitaria Locale sia all’Ispettorato del Lavoro. Lo sappiamo bene: queste pratiche burocratiche possono sembrare un po’ noiose, ma sono molto importanti. Comunicazione è la loro parola d’ordine, e tra queste pratiche fanno parte anche la CILA-Comunicazione Inizio Lavori Asservata e la Scia Edilizia.

Nella progettazione della casa l’importante è non avere fretta

Perché è importante affidarsi a dei professionisti per i lavori di ristrutturazione? Il motivo principale è per evitare 7 errori, quelli più comuni, che possono sembrare banali ma in cui è molto facile incapparvi, soprattutto se è la prima volta che si procede con questo tipo di lavoro. Il primo è quello di avere fretta: è importante prendersi tutto il tempo che occorre, soprattutto nella fase di progettazione, dove, come detto in precedente, occorre comprendere tutti i dettagli. Questi rappresentano la base dei lavori da effettuare.

Stabilire il proprio budget e affidarsi ad un buon architetto

Altro errore è quello di non stabilire un budget relativo alle spese da sostenere: qui ci viene incontro l’architetto, che, con il suo parere tecnico, sarà in grado di consigliare al meglio tutti i lavori da effettuare e i materiali da utilizzare nel rispetto del budget disponibile. E qui ci colleghiamo al terzo errore, ovvero quello di affidarsi ad un architetto sbagliato. Il suo progetto è l’elemento base che determina tutti gli altri step successivi: se sbaglia quello sbaglia anche il resto.

Per ristrutturare casa al meglio affidatevi solo a persone competenti

Laura e Marco sapevano bene che Giorgio li avrebbe affidati ad un impresa competente, costituita solo da figure professioniste. È bastato vedere il suo entusiasmo quando gli ha parlato di noi. Ci sono persone che spesso si affidano ad imprese che sembrano affidabili, ma magari si sono semplicemente accontentati. Giorgio non è uno di quelli: come la coppia sembrava inizialmente molto scettico, avendo determinate esigenze che non tutti erano stati in grado di soddisfare. Ed è questo che ha convinto Laura e Marco. La scelta dell’impresa cui affidare i lavori è fondamentale: non tutte possono effettuare lavori di ristrutturazione di una casa o di un’appartamento. Per fare ciò devono essere ben organizzate e strutturate. Anche le imprese di ristrutturazioni possono sbagliare: ecco alcuni consigli per non commettere errori e e che cosa può comportare il non affidarsi ad imprese serie. 

Considerare le spese aggiuntive

Un altro errore è quello di non considerare ulteriori spese, ma solo quelle riportate nei preventivi. In corso d’opera, infatti, potrebbero servire ulteriori lavori: dopo le prime demolizioni si può scoprire, ad esempio, che alcune strutture lignee necessitano di essere sostituite, e questo aumenta i costi della ristrutturazione.

La qualità dei materiali

Prodotto economico spesso non fa rima con prodotto di qualità. Ovviamente, come per tutte le cose, ci sono delle eccezioni, ma nella maggior parte dei casi è così. A tal proposito, non ci si deve accontentare neanche riguardo la scelta dei materiali. È meglio piuttosto spendere di più ma sapere di avere a che fare con dei materiali di buona qualità. Questo permette la garanzia di un lavoro ben fatto e soprattutto duraturo.

Valutare lo svolgimento dei lavori durante la ristrutturazione della casa

Quando i lavori procedono, è importante verificare se si stanno svolgendo come da progetto. A tal proposito è bene effettuare dei controlli ogni 10/15 giorni, soprattutto se si ha prestabilito un tempo entro il quale ultimare la ristrutturazione. Infatti, qualora ci fossero dei ritardi ingiustificati, occorre chiedere spiegazioni.

Ristrutturare casa, parte pratica: prima di tutto, via il vecchio!

Abbiamo parlato di progettazione e di teoria, ora arriviamo alla fase della pratica. Il lavoro vero e proprio di ristrutturazione ha degli step importanti. Si parte dalle demolizioni e dallo smaltimento dei materiali di risulta. Prima di effettuare ciò, è necessario rimuovere tutto ciò che non è più necessario, come le porte, le finestre e i vecchi impianti. Poi si procederà con le demolizioni dei rivestimenti, la rimozione dei pavimenti e dei massetti sottostanti. Si demoliranno anche i muri non più necessari e verranno aperte nuove porte e finestre dove previsto dal progetto. Eventualmente verranno rimossi anche gli intonaci che non servono. Questi lavori riguardano una ristrutturazione completa, quindi quando si desidera un immobile del tutto nuovo. In base ai casi potranno esserci differenti lavorazioni.

Gli interventi di consolidamento

In alcuni casi, soprattutto riguardo la ristrutturazione di vecchi fabbricati, possono essere necessari degli interventi di consolidamento. I principali comprendono: il recupero delle fondazioni, se si sono manifestati dei segni di dissesto prodotti da cedimenti differenziati; l’eliminazione dell’umidità prodotta dalle infiltrazioni, in caso di lavori sulle murature delle case al piano terra, più predisposte all’umidità, la quale può rendere insalubre gli ambienti; il rafforzamento delle murature, dove ci sono degli elementi murari degradati; il recupero e il consolidamento dei solai, per renderli più rigidi e collegarli efficacemente con le murature; risanamento e consolidamento della copertura, in caso di verificata presenza di infiltrazioni, dove si dovranno sostituire i pezzi rotti relativi alla copertura; ripristino delle facciate, la quale prevede un’attenta analisi sia del naturale invecchiamento delle strutture, sia dei difetti maggiori che si sono manifestati. Questo serve a progettare il restauro evitando gli stessi errori nel futuro.

Ristrutturare casa: decidere il materiale per le nuove pareti

Dopo la fase di demolizione e di smaltimento delle macerie, in base al progetto, si potrà procedere con la costruzione delle nuove pareti, che dovranno essere realizzate o in laterizio o in cartongesso. Scelta difficile, vero? Lo sappiamo bene! Ed è per questo che abbiamo realizzato questo articolo dove puoi trovare tutte le risposte sulla differenza tra mattone e cartongesso; rileggendolo mi sono ricordato di una simulazione tra cartongesso e mattoni fatta con il nostro amico Sebastiano, dove abbiamo testato questi due materiali: una giornata davvero pazzesca! Siamo talmente presi quando ci sono nuove idee e nuovi clienti pieni di speranza e voglia di innovazione che abbiamo pure affrontato e scritto un articolo con alcune idee per ristrutturare casa con il cartongesso.

Realizzazione delle nuove pareti

Inizialmente, le pareti, saranno realizzate grezze, così da poter successivamente creare gli impianti. Per le pareti in laterzio, costituite da mattoni, la posa dell’intonaco sarà uno step successivo. Prima si procede con la semplice muratura in mattoni. Per le pareti in cartongesso verrà messa la struttura metallica e la lastra da un solo lato, così da evitare il passaggio degli impianti al suo interno. Nella fase della realizzazione delle pareti si procede anche con la posatura dei controtelai di porte e finestre fissate alla muratura, dove, al loro interno, verranno inseriti i serramenti, interni ed esterni. Per le porte interne, tipo scrigno, si dovranno mettere dei controtelai metallici.

Gli impianti

L’inserimento degli impianti è uno step da studiare molto attentamente. La posa di questi prevede solitamente la realizzazione di tracce nelle tramezze appena realizzate, così da poter aggiungervi tubazioni, cassette di derivazione, e altro materiale necessario. Nel caso delle pareti in cartongesso, la demolizione, a tal proposito, non serve, perché gli impianti sono già stabiliti al loro interno. Le tubazioni, oltre che sulle pareti, possono essere disposte anche a terra, dove gli spessori lo consentono.

Quali sono i compiti dell’idraulico e dell’elettricista in questa fase?

In una ristrutturazione completa entrano in gioco la figura dell’idraulico e dell’elettricista per la posa di questi impianti: impianto idrico, dove l’idraulico dovrà predisporre nei bagni e nelle cucine gli scarichi e i tubi di adduzione dell’acqua calda o fredda; impianto di riscaldamento, dove, sempre l’idraulico, dovrà mettere i tubi dell’impianto a pavimento o quelli che distribuiscono l’acqua ai termosifoni; impianto elettrico, step in cui, l’elettricista, poserà i corrugati dell’impianto elettrico dove, all’interno, si dovranno aggiungere i fili elettrici; eventuale impianto del gas, dove l’idraulico installerà le tubazioni per alimentare la caldaia e la cucina; eventuale impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC), dove si dovranno aggiungere le tubazioni di mandata e ripresa dell’impianto centralizzato.

Preparare la casa ai successivi lavori di finitura

Dopo questi step, idraulico ed elettricista hanno, almeno temporaneamente, ultimato i loro lavori. Qui torna l’impresa edile, la quale dovrà “coprire” gli impianti e preparare la casa per la posa delle finiture. Questo lavoro si può riassumere in due fasi: realizzazione dei massetti a terra, i quali saranno di due tipi, il massetto alleggerito, che copre tutti gli impianti, e il massetto in sabbia e cemento, il quale consente di realizzare una base perfettamente liscia, sulla quale si effettuerà la successiva posa del pavimento; chiusura delle tracce sui muri e realizzazione degli intonaci. Nel caso delle pareti in laterizio, la chiusura delle tracce si effettuerà con l’intonaco, mentre con le pareti in cartongesso, queste verranno prima stuccate e poi rasate per la pittura finale. La pittura per interni rappresenta un’altra scelta molto importante a tal proposito: ecco cosa sapere a riguardo e come scegliere la giusta tinteggiatura. 

Rivestimento e completamento degli impianti

In questa fase si procederà con il rivestimento dei bagni e dei rispettivi pavimenti. Si potranno rivestire anche i pavimenti del resto della casa, tranne quelli in legno, dove è bene intervenire successivamente, per evitare che si rovinino durante questa fase di cantiere che comprende anche la realizzazione dei controsoffitti e le opere di rifinitura in cartongesso. Dopo questo step, si passa al completamento degli impianti, ovvero il passaggio dei fili elettrici all’interno dei corrugati, la posa del quadro elettrico e degli interruttori, la posa dei sanitari delle rubinetteria e dei piatti doccia.

Ristrutturare casa: ecco i lavori di finitura

I lavori sono quasi giunti al termine. Siamo allo step delle finiture, molto importante perché queste rappresentano gli elementi visibili della casa. Le finiture sono numerose e diverse in base al progetto dei interior design. Le principali sono: le pitture; se previsti, la posa dei termosifoni, della caldaia e degli split a vista; la posa del pavimento in legno; la posa dei battiscopa; la posa delle porte interne; l’installazione delle placche dell’impianto elettrico; l’installazione dei corpi illuminati. Ora però vogliamo porti una domanda: ti piace la vita facile? E soprattutto economica? Sappiamo bene cosa risponderesti! Soprattutto se si tratta di risparmiare sulle bollette della luce! Sì, le bollette tanto temute! Ebbene, la domotica, connubio tra confort abitativo e risparmio, potrebbe rappresentare il futuro della ristrutturazione, dato che ci consente di trasformare la dimora in una perfetta smart home perfettamente personalizzabile!

Arredare gli spazi interni

Ora passiamo ad uno step più divertente ma altrettanto fondamentale, che non deve essere trascurato: quello di arredare gli interni. Anche in questo caso è importante essere affiancati da un professionista che guida il cliente nella scelta dello stile dell’arredamento e dei mobili. Laura e Marco avevano tante idee a riguardo, ma, avendo scelto una pavimentazione in legno, almeno per quanto riguarda la sala, ambiente che volevano curare particolarmente, hanno optato infine, con consiglio del professionista, per uno stile semplice, con colori chiari del arredamento e delle pareti, per aumentare l’effetto ottico di spazio e luminosità.

Come arredare la tua casa?

Spesso, i gusti a riguardo, non combaciano perfettamente con le proprie necessità e con l’effetto che si vuole ottenere. La figura del professionista ha anche questo importante compito: quello di trovare la soluzione più adatta mettendo d’accordo gusti ed esigenze dei clienti. La coppia doveva anche considerare quelle che avrebbero avuto in futuro, con l’arrivo del bambino. Da queste osservazioni possiamo dedurre che, la progettazione degli interni, è molto più complessa di quanto potrebbe sembrare. Deve tenere conto anche di tanti fattori, come le abitudini di vita.

Arredare gli spazi esterni

La ristrutturazione comprende non solo il progetto degli spazi interni, ma anche di quelli esterni: è importante curare la parte esterna del fabbricato, sistemando le pavimentazioni esterne, i camminamenti e le recinzioni. Qui entra in gioco la figura dell’architetto per esterni, il quale sarà in grado in aiutare a sistemare il giardino, scegliendo le piante più adeguate e realizzando uno spazio esterno che ben si abbina con le scelte stilistiche degli interni. Laura e Marco avevano scelto un appartamento a piano terra dotato di un giardinetto molto caotico che volevano trasformare in una sorta di mini parco ordinato con gazebo e altalena per far divertire il bambino. Anche se con pochi elementi e con uno spazio non così ampio, doveva essere ben studiato, tenendo conto anche del fattore sicurezza.

Ristrutturare casa: i costi

Non è semplice valutare l’effettivo costo della casa: l’architetto, a tal proposito, dovrà essere in grado di fare un preventivo di spesa dettagliato per valutare anche se gli interventi siano compatibili con il budget a disposizione del cliente. Generalmente parlando, il costo di ristrutturazione di una casa singola è di 1500 euro al metro quadro, con intervento radicale. Se invece non servono interventi a livello strutturale o modifiche importanti, il costo può scendere a 1200 euro al metro quadro. Molto dipenderà anche dalle finiture utilizzate e dalla tipologia di impianti che si utilizzeranno.

Da cosa dipendono i tempi di ristrutturazione?

Abbiamo parlato di costi generali, ora vediamo un altro dettaglio importante: i tempi di ristrutturazione. Questi dipendono principalmente da due fasi: la prima, detta preparatoria, riguarda le valutazioni preliminari, come il progetto e lo stabilimento dei preventivi di spesa; la seconda fase è quella correlata ai lavori pratici veri e propri di ristrutturazione. Sebbene la prima fase può sembrare superflua è in realtà fondamentale per la buona riuscita del lavoro, nel rispetto del budget disponibile.

I tempi indicativi necessari per ristrutturare casa

La fase progettuale può durare anche fino 2 mesi: serve almeno questo tempo per definire nel dettaglio il progetto di restauro; nella fase preventiva servono lo stesso almeno 2 mesi, per redigere il computo metrico da presentare alle imprese, così che possano formulare un’offerta, raccogliere i preventivi per le esecuzioni dei lavori e confrontarli tra loro per individuare l’impresa migliore; dopo questo tempo, serve 1 altro mese per firmare i contratti con le imprese e ordinare i materiali da utilizzare; infine si passa alla fase realizzativa dei lavori, in cui occorrono 10 mesi per realizzare i lavori edili ed effettuare tutti i lavori di finitura, compresa la ristrutturazione degli spazi esterni.

Detrazioni fiscali e Bonus per ristrutturare casa nel 2023

Chi decide di iniziare a ristrutturare casa quest’anno, può usufruire delle classiche detrazioni fiscali, alcune di queste progettate dalla recente Legge di Bilancio. Ci sono delle novità per quanto riguarda il bonus mobili e il Superbonus. Le scadenze a riguardo sono state allungate fino al 31 dicembre 2024, dove saranno ancora applicabili le detrazioni Irpef al 50%, da ripartire in 10 anni. Il limite di spesa è di 96 mila euro per unità immobiliare. Tutti gli interventi come manutenzione ordinaria e straordinaria su parti comuni di edifici condominiali, straordinaria sui singoli appartamenti, e lavori di recupero e restauro conservativo, potranno usufruire dell’aliquota più alta del 50% fino al 2024, per poi tornare al 36% a partire dal 2025.

Cosa fare per ottenere la detrazione fiscale?

Per avere la detrazione fiscale al 50% è necessario però inviare, quando prevista, una comunicazione con determinata raccomandata A.R all’Azienda Sanitaria Locale competente del territorio, tranne nei casi dove le norme riguardo le condizioni di sicurezza dei cantieri non prevedano l’obbligo della notifica preliminare alla Asl. Occorrerà poi le spese detraibili attraverso un bonifico bancario o postale. Infine si dovranno indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.

Il Bonus mobili

Con la ristrutturazione anche il Bonus mobili è in vigore fino al 31 dicembre del 2024: la novità riguarda il limite di spesa stabilito a 8 mila euro, per il 2023 e per il 2024. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% con la quale si possono comprare mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione: tra questi vi sono cucine, letti, armadi, librerie, tavoli, frigoriferi e lavastoviglie, giusto per citarne qualcuno. Ci sono poi dei lavori di manutenzione straordinaria sui singoli appartamenti, che danno diritto al bonus, come: installazione di scale di sicurezza, realizzazione di servizi igienici, rifacimento di scale o rampe. Per avere tale agevolazione serve obbligatoriamente realizzare una ristrutturazione edilizia, sia riguardo singole unità immobiliari, sia su parti comuni di edifici.

Quali interventi possono usufruire del bonus?

Per quanto riguarda i lavori di condominio, gli interventi che potranno beneficiare del bonus, sono quelli di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

L’Ecobonus

Anche l’Ecobonus è stato prorogato fino al 2024. Questo è dedicato a chi decide di migliorare l’efficenza energetica del proprio immobile, il quale, a seconda dei lavori, potrà usufruirne fino al 65%. Tra i lavori agevolabili a riguardo vi sono: sostituzione, anche parziale, di vecchi impianti con pompe di calore ad alta efficenza; acquisto o posa in opera di generatori di aria calda a condensazione; schermature solari; interventi di riqualificazione energetica.

Il Superbonus al 110% passa al 90%, tranne per alcune eccezioni

La detrazione che prima prevedeva al 110% la possibilità di questa riguardo le tasse, ora passa al 90%. Questo Superbonus di agevolazione fiscale spetta, con determinate condizioni, per le spese sostenute relative ad interventi effettuati su: parti comuni di edifici; unità immobiliari funzionalmente indipendenti; singole unità immobiliari. Ci sono però delle eccezioni: i condomini continueranno a usufruire del Superbonus al 110% anche nel 2023, se l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas, o la richiesta del titolo abilitativo, è stata presentata entro il 31 dicembre 2022.

Come scegliere il Bonus giusto a seconda del lavoro da effettuare

È bene valutare caso per caso quale sia la detrazione giusta in base alla specifica situazione. Se, per esempio, occorre effettuare dei lavori per sostituire delle finestre, nel rispetto di precise condizioni, si può usufruire di tutti e tre i tipi di detrazione. Se sono previsti lavori sull’edificio o sul condominio, può essere utile far rientrare il cambio finestre nella detrazione più alta, quella del 110%.

Il Bonus facciate e il Bonus Verde

Dal 2023 il Bonus facciate viene eliminato. Questa agevolazione fiscale riguardava gli interventi finalizzati al recupero o al restauro delle facciate esterne di edifici già esistenti. Per quanto riguarda il Bonus Verde, è possibile usufruirne fino al 2024 con detrazione fiscale fino al 36% sulle spese sostenute per sistemare il verde di alcuni settori, come le aree scoperte private di edifici o gli impianti di irrigazione. Non si ha diritto a questo bonus per i lavori in economia, ovvero quelli effettuati direttamente dal contribuente sul proprio giardino o terrazzo.

Il Bonus per le barriere architettoniche

Fino al 2025, invece, è in vigore il Bonus per le barriere architettoniche, in particolare per gli interventi direttamente finalizzati al superamento e all‘eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. Tale detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche.

Il Bonus per l’acqua potabile

Nel 2023 sarà ancora possibile beneficiare del bonus riguardo l’acqua potabile. Il beneficio spetta fino al 50% delle spese sostenute, fino ad un ammontare non superiore fino a 1000 euro riguardo ciascun immobile e per le persone fisiche e fino a 5000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale, istituzionale, per gli esercenti di attività di impresa, arti e professioni, e per enti non commerciali. Restaurare casa non significa una cosa sola: magari come Luca, un mio caro amico e cliente, desideri semplicemente abbellire la facciata. Se ti è venuta in mente una cosa simile proprio quest’anno, come lui…bhe, sappi che sei fortunato! Perché? Perché puoi beneficiare del Bonus casa 2023, con delle novità e detrazioni fiscali che sicuramente faranno al caso tuo!

Perché è così importante il progetto nella ristrutturazione della casa?

La fase di progettazione è fondamentale perché non è altro che l’anticipazione di quello che sarà il lavoro finale di ristrutturazione della casa. Un progetto pensato male e in fretta si tradurrà in una casa poco funzionale e pratica, non in linea con le richieste del cliente. Questa fase comprende: rilievi e sopralluoghi iniziali; progettazione del restauro completo di ogni dettaglio; studio e progettazione degli spazi interni, esterni e del verde; anteprima degli ambienti; progettazione degli impianti; gestione di pratiche burocratiche varie. Certo, questa fase progettuale non sempre è obbligatoria, ma rappresenta un importante strumento di tutela e garanzia, argomenti che a noi, così come ai nostri clienti, stanno molto a cuore, ed è per questo che abbiamo voluto dare importanza al progetto di ristrutturazione casa, rilevandone i costi e i consigli più adatti per scegliere il miglior progettista. Poi non dite che non cerchiamo di fare il massimo per voi!

Ristrutturare casa da soli può essere una scelta giusta?

Pensi che ristrutturare casa costi troppo? Evidentemente ancora non sai quanto ti può costare farlo da solo o affidandoti ad un dilettante! Quindi, come detto anche precedentemente, l’unica soluzione, se si desidera un ottimo lavoro, è quella di affidarsi ad un architetto competente, il quale dedicherà una prima ed importante fase del suo lavoro all’ascolto delle richieste del cliente. La fase di ascolto è molto importante perché permette di evitare errori di valutazione, come quello di considerare solo le esigenze momentanee. Laura e Marco, per esempio, hanno deciso di strutturare gli spazi della casa già pensando a quando arriverà il bambino, senza trascurare però i loro gusti di arredamento. Siamo riusciti a trovare un ottimo compromesso con entrambi i fattori.

Qual’è il compito dell’architetto dopo la progettazione?

L’architetto non si occupa solo della progettazione della casa, ma anche delle pratiche burocratiche. Dove necessario, predispone anche la documentazione per ottenere le dovute autorizzazioni. Dopo la progettazione vi è la realizzazione vera e propria, dove, in questa fase, il team di operai deve lavorare con la sorveglianza di un professionista. La direzione dei lavori di ristrutturazione deve essere affidata all’architetto, il quale deve controllare che i lavori procedano come previsto nel progetto. E a proposito di progetto, di la verità che, almeno una volta nella vita, hai pensato a come potresti costruire la casa dei tuoi sogni? Ma ammettiamolo: è un pensiero che tocca un po’ a tutti! Dato che, sappiamo bene anche questo, abbiamo raccolto una prima parte di informazioni utili per costruire casa da zero. 

La nuova casa di Marco e Laura: più sicura ed efficiente

L’appartamento di Marco e Laura, è stato quasi completamente riorganizzato per ampliare gli spazi. La cucina e il soggiorno erano due camere precedentemente separate. Ora si è creata una sala open space con soggiorno e cucina in un unico ambiente. Da una stanza inutilizzata è stato ricavato un secondo bagno, mentre il primo è stato ampliato così da avere lo spazio per aggiungere altri occorrenti per il bambino, come il fasciatoio, e dove la precedente vasca da bagno è stata sostituita con una sicura e moderna doccia a terra. I termosifoni sono stati eliminati, per aggiungere un nuovo sistema di riscaldamento, più pratico ed ecosostenibile, ovvero la pompa di calore. Per saperne di più a riguardo, ecco una guida molto utile. 

Altri lavori che sono stati effettuati nella nuova casa della coppia

I vecchi serramenti sono stati sostituiti con delle porte blindate. Il balcone è stato chiuso per ottenere una veranda interna adibita a stanza ricreativa. Nel giardino, altrettanto curato nei minimi dettagli, vecchi arbusti e sassi sono stati eliminati: si è creato un nuovo spazio con un’area pavimentata, un gazebo e un mini parco. A proposito di giardini: da buon amante del verde, ricordo ancora quando, durante il mio viaggio in Irlanda, notai tantissimi tetti verdi estensivi: tornato in Italia, spinto dalla curiosità di saperne di più, feci diverse ricerche a riguardo e anche qualche corso, scoprendo anche che potrebbero rappresentare una soluzione per migliorare il benessere del territorio. Figo, vero? Peccato che nel nostro Bel Paese non sono ancora presenti: in merito a ciò, non so bene come sarà il futuro del giardino tra qualche anno, ma un po’ di idee le ho avute. Tu che ne pensi?

Ristrutturare un appartamento: maggiore funzionalità e organizzazione

Il progettista, per ristrutturare la casa di Marco e Laura, in questo caso un appartamento, ha dovuto prima di tutto identificare le aree funzionali in base alle specifiche esigenze della coppia. L’architetto ha poi definito la nuova distribuzione degli interni abbattendo e costruendo dei tramezzi. L’appartamento è più piccolo di una villa: per questo, specie se utilizzato ogni giorno, come nel caso di Marco e Laura, deve avere un’assetto interno che sia ben studiato ed organizzato.

Ristrutturare una casa antica: lavorare nel rispetto del suo stile caratteristico

Le case antiche sono generalmente caratterizzate da uno stile particolare: questo non significa che non si possono apportare delle modifiche a riguardo, ma nemmeno stravolgerle. In questo caso è bene affidarsi ad un architetto specializzato nel restauro di edifici storici. Ciò che va sempre fatto in un restauro di una casa è quello lavorare per modificare determinati elementi ma nello stesso tempo mantenendo lo stile originario della dimora. I grandi saloni, per esempio, possono essere suddivisi in più stanze, oppure trattati come open space ottimizzati con l’aggiunta di soppalchi.

Ristrutturare una casa d’epoca: grandi edifici da sfruttare

Lavorare per la ristrutturazione di una casa d’epoca può risultare stimolante, dato che si tratta generalmente di edifici di grande fascino. In Italia, le case d’epoca di fine ‘800 e inizio ‘900 possono essere solitamente di due tipologie: abitazioni cittadine o abitazioni rurali, come corti di campagna. Le abitazioni cittadine sono costituite da case singole o appartamenti che si trovano all’interno di palazzi d’epoca. Qui è consigliabile mantenerne la struttura ariosa per andare ad intervenire solo riguardo divisioni necessarie, come per il bagno. Le casi rurali, invece, permettono di sfruttare sia la parte interna che quella esterna: quindi è possibile aggiungere piscine o angoli ricreativi outdoor. Tuttavia, riguardo la struttura abitativa all’interno, è consigliabile mantenerla il più possibile originaria.

Ristrutturare casa in centro storico: saper unire il moderno allo stile antico

In questo caso ci riferiamo a case soggette a vincolo della Soprintendenza Belle Arti. Il progetto di ristrutturazione a riguardo, dovrà mantenere le caratteristiche salienti dell’edificio. Qui ci vuole l’intervento di un abile architetto, in grado di unire contemporaneo ed antico e di assolvere per il cliente tutte le pratiche burocratiche che occorrono.

Ristrutturare una casa anni ’30: fascino retrò da mantenere

Le case anni ’30 sono caratterizzate da uno stile raffinato, decisamente da salvaguardare. Internamente, però, sono più modeste, più attinenti al nostro stile di vita, mentre esternamente presentano pochi dettagli ma importanti da mantenere. Un esempio sono le finestre, con cornici realizzate in cemento e/o muratura, oggi sostituibili con altre più leggere. I portoni sono degni di nota, decorati nella parte superiore, spesso con stemmi famigliari o comunali-rionali. All’interno si possono trovare finestre ampie e luminose in legno con pavimentazioni che si possono conservare anche solo in parte, così da rendere l’atmosfera più suggestiva.

Ristrutturare una casa anni ’70: facilità di arredamento grazie al loro spazio

Queste case hanno interni facilmente sfruttabili senza intervenire eccessivamente. Soprattutto le dimore singole o le villette, presentano ambienti ampi, facili da arredare. La cosa però cambia nei condomini, perché si potrebbero trovare abitazioni grandi per meratura ma suddivisi in maniera non proprio funzionale. Spesso ci sono dei corridoi centrali molto lunghi con le stanze ai lati, caratteristica non molto amata dagli interior designer più famosi.

Ristrutturare un rustico: abitazioni tipiche con caratteristiche da salvaguardare

I rustici sono molto amati in Italia: ristrutturarli consentirà di usufruire di un‘abitazione unica. Generalmente, queste abitazioni, risalgono al 1800, mentre le più recenti sono dei primi del ‘900. Si possono restaurare mantenendone le caratteristiche tipiche. Nel territorio italiano ci sono tanti tipici di rustici, come i trulli pugliesi o le cascine lombarde. Tutti dispongono di una muratura in sasso, mattoni e pietra con travi a vista legno, elementi da conservare durante la ristrutturazione.

Ristrutturare una seconda casa: libertà di scelta nello stile

Restaurare una seconda casa vuol dire renderla più confortevole, grazie al giusto arredo e alle nuove tecnologie abitative. Spesso, le seconde case, sono ubicate in zone di vacanza, come il mare, quindi sono vissute solo in un determinato periodo di tempo. Questo consente di spaziare riguardo la scelta dello stile. Si può optare per delle scelte eccentriche che nelle case di tutti i giorni non sarebbero proprio l’ideale. Ovviamente, però, è importante che sia anche fruibile e funzionale e che rispetti le norme vigenti riguardo l’igiene e la sicurezza. A tal proposito, è fondamentale, anche in questo caso, affidarsi ad un professionista abile nel restauro architettonico. Se anche tu come Marco e Laura sogni di ristrutturare casa, qui trovi la nostra raccolta di consigli utili per la ristrutturazione. Aiutare i nostri clienti a realizzare i loro desideri è la nostra soddisfazione più grande. E a proposito di Marco e Laura, ora si stanno godendo la loro nuova casa (e il loro bambino) nel comfort e negli spazi che tanto volevano! Così contenti che stanno già pensando a fare un secondo figlio…(forse più Marco che Laura)!

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