Migliora la tenuta antisismica grazie al Sismabonus 110%

Il terremoto, un pericolo reale

Come tutti noi abbiamo, tristemente, osservato, l’Italia è un paese colpito dall’attività sismica. Ciò a causa della posizione del nostro paese, collocato in un punto in cui diverse faglie s’incontrano. Questa attività sismica sta avvenendo sempre più frequentemente, per questa ragione bisogna mettere in sicurezza le costruzioni di più vecchia costruzione, che in Italia sono ancora la maggioranza.

La casa di Giovanni era una di queste, la sua abitazione aveva il fascino di quelle di un tempo, ma sulla sicurezza avrei aperto un’altra parentesi. Da molti anni ormai lavoravo per l’impresa costruzioni Bruschetta e più volte gli avevo detto d’iniziare seriamente a fare una ristrutturazione per mettere in sicurezza la sua casa.

Quando sentì la notizia del Sismabonus 110%, gli sembrò l’occasione giusta per effettuare i lavori che, ormai da molto tempo, avrebbe dovuto fare. Ci teneva davvero molto alla sua casa, apparteneva alla sua famiglia da generazioni e non avrebbe immaginato la sua vita da nessun’altra parte o in altre case.

Per questa ragione, un giorno, mi chiamò mentre ero al lavoro. Voleva approfittare del Sismabonus 110 e, allo stesso tempo, cercare di comprenderlo fino in fondo anche gli altri bonus per le detrazioni.

Il Sismabonus 110%

Questa importante e significativa agevolazione fiscale è utile per realizzare opere per ridurre il rischio sismico e migliorare la sicurezza di edifici abitativi o di attività, situati nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3. Possono usufruirne soggetti passivi Ires e Irpef per un tatale di 96 000 euro per unità. Questa cifra è divisa in 5 quote annuali, a partire dall’anno d’inizio dei lavori.

Questo è possibile grazie al Decreto rilancio che ha introdotto il Superbonus 110, perfetto per le spese correlate al Sismabonus e all’ecobonus.

Il Sismabonus è un intervento trainante, ciò comporta che vengano eseguiti anche altri lavori, come l’installazione di sistemi di accumulo o sistemi fotovoltaici per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione.

Caratteristiche degli interventi

Gli interventi che vengono eseguiti per ridurre il rischio sismico, possono essere svolti su parti comuni di condomini e abitazioni di ogni tipo. Dal 1 luglio 2020 sono agevolati del 110% i costi di realizzazione di questi lavori, ma non sono applicabili per le zone sismiche 4. Il picco di accelerazione al suolo G, è l’unità di misura utilizzata per classificare le quattro categorie di rischio sismico. Questo dato viene classificato per definire la zona colpita da moti sismici.

  • la zona 1 è a rischio alto, colpita da forti scosse
  • la  2 è a  medio rischio, ma è comunque colpita da scosse forti
  • la zona 2 è a basso rischio, colpita da terremoti di modesta entità
  • la 4 è molto poco esposta a rischio sismico

Inoltre, questa agevolazione viene applicata anche sulle spese sostenute dagli acquirenti che devono demolire o ristrutturare con un’impresa edile, questo rientra nel Bonus Acquisti.

 Le regole

Il Sismabonus al 50% si applica per gli interventi di miglioramento sismico, mentre quelli per il Sismabonus al 70-80% viene rilasciato in seguito a una valutazione in base al miglioramento della Classe di rischio sismico.

Invece, il Superbonus 110 elimina completamente l’obbligo della valutazione di rischio, premiando invece gli interventi effettuati e non considerando la nuova classe di rischio, ma il miglioramento strutturale. Per un’attenta valutazione, considerare sempre le linee guida di attribuzione della classe di rischio sismico. Questo documento, infatti, classifica le abitazioni secondo otto classi di rischio, dalla A, la migliore, alla G.

Questa valutazione si basa sul Pam, cioè la perdita annuale media attesa, e l’indice di sicurezza delle unita immobiliari.

Doveri del tecnico e del committente

Per poter richiedere il Sismabonus, è necessario che colui che ne beneficia, abbia ottenuto il visto di conformità, documento necessario per attestare che esistano i presupposti per la detrazione. Questo visto è viene consegnato da alcuni soggetti autorizzati, come i commercialisti o i consuleti e periti.

Un professionista dovrà rilasciare un’asservazione obbligatoria da parte di chi fa la progettazione strutturale e si occupa dei lavori e del collaudo statico.

Questo documento deve attestare che il rischio sismico è stato ridotto, grazie all’efficacia dei lavori e che ci sia congruità tra le spese effettuate.

Gli interventi del Sismabonus 110%

Gli interventi che si possono eseguire, grazie a questa detrazione sono per diminuire i rischi sismici e le carenze strutturali. Queste appunto possono essere:

  • Per carichi gravitazionali, o verticali. Quelli che deformano la struttura e modificano i parametri di resistenza.
  • Orizzontali, valutano gli effetti di un sisma sull’unità abitativa.

Gli interventi possono essere:

  • Interventi di miglioramento al rischio sismico: aumentano i livelli di sicurezza, anche senza aumentare classe.
  • Di adeguamento sismico: raggiungono un livello di rischio minimo.
  • Interventi o riparazioni localizzate: migliorano comunque la struttura già esistente.

Per questi interventi sono utilizzate diverse tecniche, come le cerchiature metalliche, l’intonaco armato, isolatori sismici e il completo rifacimento del solaio.

In conclusione

Grazie alle moderne tecniche edili, utilizzando i vari bonus a disposizione per le detrazioni fiscali, e il Sismabonus 110%, potrai finalmente aumentare l’efficienza energetica della tua abitazione e la sua sicurezza, praticamente a costo zero, o comunque recuperando la maggior parte della spesa.

Vuoi ristrutturare casa e stai cercando qualche informazione? Allora devi assolutamente leggere qui!

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