Aggiornatevi! Ecco a cosa serve la cila per l’edilizia

La Cila per l’edilizia, per alcuni lavori di ristrutturazione, è in vigore dal 2010: se anche tu, come GianLuca e Fabio, non sai di cosa si tratta, te lo spieghiamo in questa storia

“Aggiornatevi!” Così sono soliti esclamare il signor Gino e la signora Rosa ai loro due figli: seppure ormai con la loro bella età, sono molto più moderni e al passo con i tempi rispetto a GianLuca e Fabio, fratelli gemelli ma molto diversi in tutto. Per il loro 40esimo compleanno, i due genitori gli hanno addirittura regalato un iphone ultima generazione, stufi di vederli con un telefonino che a malapena faceva qualche foto (sfocata, per giunta) e che si impallava ogni volta che dovevano fare una telefonata importante. Sì, perché entrambi i fratelli non sono tanto tecnologici…a differenza dei genitori, che sanno navigare nel vasto mondo del web senza problemi. Strano, visto che solitamente sono i figli ad insegnare come usare i nuovi cellulari! Pensate che la signora Rosa si è addirittura aperta un sito (da sola) dove vende i suoi prodotti artigianali online, mentre il signor Gino si è iscritto (da solo) ad un forum di giocatori di scacchi e altri giochi di strategia, dove si scambiano consigli tenendosi anche (aggiornati, appunto) con quelli che sono le nuove proposte del momento a riguardo. Non solo! Fabio ci ha anche detto che il signor Gino si è fatto (sempre da solo) il profilo Facebook (con tanto di immagine del profilo…una foto dove aveva giusto qualche anno in meno!)…e con la scusa ha ritrovato tutti i suoi vecchi amici di un tempo!

La signora Rosa: una signora super tecnologica

Non è tutto. Ogni volta che devono recarsi in un un posto nuovo, come un negozio, una pizzeria o un albergo, la signora Rosa va prima sul sito del servizio in questione per valutare se secondo lei può andare bene o meno. E puntualmente, ogni volta, sembra azzeccarci. Fabio, ad esempio, è proprio negato. Infatti, ancora pensano tutti a quella volta in cui sono andati, fidandosi di lui, in quel ristorante sul lago: “si mangia bene, è pieno di recensioni positive!”…peccato che quegli spaghetti aglio, olio e peperoncino, arrivati per giunta in ritardo, sono stati sullo stomaco a tutti. Non si può dire la stessa cosa dell’ultima pizzeria dove hanno mangiato, questa volta consigliata invece dalla signora Rosa: pizza ottima, in un locale accogliente, decisamente da cinque stelle. 

Fabio e GianLuca: gemelli diversi con appartamenti diversi

Come detto prima, GianLuca e Fabio sono gemelli, ma diversi: il primo è un tipo più eccentrico, guarda al futuro con ottimismo, ama fare le cose in grande ma è anche un più zen del fratello. Il caos non fa di certo per lui, tant’è che, l’appartamento che ha deciso di acquistare (molto grande) si trova in periferia, dove la mattina al posto dei clacson e degli schiamazzi delle persone, che con tanta fretta e poco entusiasmo escono di casa per recarsi a scuola o lavoro, si può udire il canto dei passerotti o il campanellino di qualche bicicletta che passa nei vialetti adiacenti. L’appartamento di Fabio è molto più piccolo ma confortevole, situato al centro della città, dove il caos si sente eccome, ma a lui non dispiace, così come non gli dispiacciono le cose semplici e, a differenza del fratello, si gode più il presente. A pochi passi dalla sua dimora, ha tutto vicino, come il negozietto di alimentari ed il suo ufficio, non avendo a disposizione neanche una bicicletta e spostandosi ogni volta a piedi. Anche GianLuca era solito spostarsi a piedi. Ebbene, come hai potuto constatare, gli appartamenti che hanno scelto sono diversi, ma rispecchiano un po’ le loro caratteristiche. E a proposito di comfort, dato che so bene che a tutti piace questa parola e sicuramente anche a te, mi è tornata in mente la storia di Lucia e della scelta di restaurare la sua dimora, un tempo dell’amata nonnina, dove decise di renderla decisamente spaziosa e moderna scegliendo una porta scorrevole da un metro e 60 dove prima c’era soltanto una porta da 80cm  così da poter scegliere se dividere la cucina dal soggiorno o lasciare tutto aperto e fare una sorta di openspace.

 

Perché i due fratelli hanno deciso di restaurare i loro appartamenti?

Sebbene diversi, una cosa è certa: sia Fabio che GianLuca tengono molto ai loro genitori e a fargli star bene, soprattutto ora che l’età avanzata comincia a farsi sentire (ma guai a chiamarli anziani!) Il signor Franco esce spesso con il suo bastone mentre la signora Rosa, quando deve uscire per fare la spesa o per altre commissioni, se i figli non sono disponibili, viene accompagnata da una badante. Proprio per i loro problemi di mobilità e per le loro esigenze, i due fratelli volevano apportare delle modifiche ai rispettivi appartamenti, così che, quando capitava di ospitarli, si sarebbero sentiti più a loro agio. GianLuca, per esempio, avendo a disposizione un grande appartamento, voleva ricavare uno spazio interamente dedicato alla signora Rosa e al signor Gino, che tra l’altro amavano la loro indipendenza, anche se necessitavano spesso di aiuto. Praticamente desiderava realizzare una sorta di secondo appartamento. L’appartamento di Fabio, seppure semplice e discreto, era dotato di tutti i confort…se non fosse per un paio di ostacoli che voleva eliminare: il dislivello nel bagno e la scalinata all’ingresso. Effettivamente erano d’intralcio, soprattutto ai due genitori anziani. E poi, da bravo amante della semplicità, perché non rendere la vita più facile anche in questo caso? Ogni lavoro deve rispettare le esigenze e gli obbiettivi che si vogliono raggiungere: ad esempio Francesco, nostro caro cliente e aspirante musicista, decise di ristrutturare la sua casa creando un isolamento acustico come si deve per le pareti, il soffitto ed il pavimento nella sua stanzetta adibita a sala prove, così da poter continuare ad esercitarsi con la batteria senza disturbare il vicinato!

Che cos’è la DIA? È ancora utile per la ristrutturazione delle case?

Anche se si trattavano di idee differenti, una cosa era certa: ad entrambi serviva un ottimo lavoro di restauro. Fatto sta che i due non sapevano a chi rivolgersi, soprattutto essendo la prima ristrutturazione che avrebbero effettuato. C’è anche da dire che non sono persone pazienti, non amano aspettare (forse è uno dei pochi aggettivi che li accomuna) ed erano convinti, sentendo altre persone che in passato avevano fatto lavori simili, che ci volesse ancora la DIA, ovvero la Denuncia di inizio attività, dove bisognava attendere 30 giorni del “silenzio-assenso” prima di iniziare i lavori di restauro.

Dalla DIA alla CILA per l’edilizia

“Aggiornatevi!” …anche questa volta, la signora Rosa esclamò così ai due fratelli, sapendo bene i lavori che volevano effettuare nei loro appartamenti e il fatto che fossero convinti ci volesse ancora la DIA. Anche in questo caso serviva una mano da parte della madre. Soprattutto riguardo l’Impresa edile cui rivolgersi per i consigli relativi alla ristrutturazione. La signora Rosa è arrivata a noi spulciando come al solito tra i vari siti e subito sentii che la nostra Impresa Edile di Treviso era un’impresa seria ed affidabile. Inoltre, comunicò ai figli che la DIA non serviva più (ecco perché quell’aggiornatevi): infatti, dal 2010, al suo posto, è stata introdotta la CILA per l’edilizia, ovvero il Comunicato di Inizio Lavori. Tramite questa comunicazione, da presentare al comune, è possibile avviare immediatamente i lavori (praticamente nello stesso giorno di tale presentazione). Quindi, nessuna attesa. E qui ti anticipo che ad uno dei due fratelli la CILA non servii, per i lavori che doveva fare. Ma forse hai già capito di chi si tratta. I lavori per ristrutturare una casa mi ricordano un po’ i programmi americani, tipo macchine da soldi, perché comunque sono tanti e costosi, la verità si dica, ma se la nostra casa funzionale (e anche bella ovviamente) vuole apparire…un po’ dobbiamo soffrire (era forse così il detto?)

Ecco come GianLuca e Fabio arrivarono a noi

Ora arriviamo a noi: come abbiamo detto, il nostro sito di Impresa Costruzioni Bruschetta ispirò molta fiducia alla Signora Rosa, così che non volle perdere tempo e decise subito di fissare un’appuntamento con noi per GianLuca e Fabio, che ovviamente si fidarono della madre. Compresero poi tutti che anche sta volta aveva ragione: infatti, dopo il nostro servizio di consulenza, costituito da diversi appuntamenti, i loro dubbi riguardo i lavori di restauro furono chiariti. Ancora una volta, grazie al nostro servizio chiavi in mano, siamo riusciti a soddisfare le esigenze di altri clienti. Per GianLuca e Fabio serviva il supporto e i consigli del servizio di ristrutturazione, ideale per diversi tipi di lavori, sia di manutenzione ordinaria che straordinaria. Adesso possiamo vedere che cos’è la CILA per l’edilizia, per quali lavori è richiesta e tutte le altre informazioni a riguardo. Nel frattempo sorrido pensando ancora alla storia di Marco e Laura, desiderosi di restaurare la dimora che comprarono in vista dell’arrivo del loro primo figlio, ma, così come la maggior parte dei nostri clienti, un po’ spaventati, perché non sapevano bene in cosa consistevano i lavori per ristrutturare casa.

Perché è stata introdotta la CILA per l’edilizia?

Come abbiamo detto, la CILA è stata introdotta nel 2010, con l’obbiettivo di semplificare i lavori edilizi: infatti, non serve alcun titolo abilitativo, ma una semplice comunicazione da presentare, anche in modalità telematica, direttamente all’ufficio tecnico del Comune. E già questo consolò molto ai due fratelli. Fabio è più semplice del fratello, ma la vita semplice piace a tutti. O sbaglio?

Quali lavori di restauro si possono effettuare con la CILA per l’edilizia?

La CILA edilizia viene presentata da un tecnico abilitato che ha il compito di redigere i disegni di progetto e predisporre tutte le descrizioni degli interventi che si dovranno realizzare. Questi sono relativi principalmente alla manutenzione straordinaria e al restauro conservativo, senza interventi strutturali. I lavori che si possono effettuare con tale comunicazione, a titolo esemplificativo sono: la tipica “ristrutturazione” di appartamenti con creazione o modifica degli ambienti; il rifacimento degli impianti, come quello elettrico, idrico o di riscaldamento; il frazionamento o l’accorpamento di unità immobiliari. Se prima non hai capito a quale dei due fratelli è toccata la CILA per l’edilizia, ora forse ti è più chiaro. Ebbene sì, proprio al nostro amico GianLuca! Il lavoro per il suo appartamento consisteva nel frazionamento dell’immobile, ovvero la creazione di due unità abitative. Questo comporta dei vantaggi anche dal punto di vista economico, dato che la dimora aumenta di valore. Se GianLuca dovesse decidere in futuro di vendere o affittare il suo appartamento ristrutturato…dopo quell’intervento sarebbe avantaggiato! Infatti guarda al futuro ancora con più ottimismo! Comunque, tornando agli interventi di tipo straordinario che abbiamo elencato, per essere autorizzati dalla CILA, non devono riguardare parti strutturali dell’edificio, come muri portanti o solai, non devono modificarne la volumetria complessiva o cambiarne la destinazione d’uso.

Aggiornatevi: i lavori in cui serve la CILA sono di più!

Se pensavi però che i lavori autorizzati dalla CILA per l’edilizia fossero solo quelli elencati precedentemente…bhe, aggiornati anche tu…! Infatti con gli ultimi (aggiornamenti, appunto) normativi, sono aumentati i casi di lavori che rientrano nella manutenzione straordinaria. Oltre quelli effettuati per GianLuca ci sono anche: interventi di accorpamenti, ovvero unione di più unità immobiliare contigue; realizzazione e modifica degli impianti; interventi interni che non cambiano la destinazione d’uso in maniera rilevante dell’edificio, ad esempio da abitazione ad ufficio; interventi esterni sulle facciate degli edifici, a patto che non siano sottoposti a vincoli, che non alterino il decoro architettonico e che non ne modifichino la volumetria. In ogni caso spetta al tecnico dichiarare se tali lavori possono essere realizzati con la semplice CILA o, eventualmente, con un’altra procedura amministrativa, come la SCIA o il Permesso di Costruire. Sapevi che con queste autorizzazioni puoi anche avviare un B&B? Mica male come idea, e ti confesso che neanche a me dispiacerebbe, nel frattempo ho comunque deciso di scrivere una guida per come progettare e ristrutturare un bed & breakfast. 

I lavori che si possono effettuare senza la CILA

La CILA è dunque utilizzata per il classico restauro degli appartamenti. Molte persone però si trovano spesso in difficoltà nel capire quando gli interventi rientrano nella manutenzione ordinaria (e dunque tale comunicazione non serve) oppure nella manutenzione straordinaria. Fabio e GianLuca, prima di aggiornarsi, pensavano che ad entrambi sarebbe toccata la vecchia DIA…Fabio, ovviamente, quando ha capito che i suoi lavori erano riferiti ad interventi di tipo ordinario, da buon amante della vita semplice, ha tirato due sospiri di sollievo. Ma quali sono esattamente gli interventi che si possono realizzare senza questa comunicazione? Ora te lo spiego meglio e ovviamente arrivo a spiegare anche il lavoro per l’appartamento di Fabio (ovviamente con termini più tecnici!). Si tratta di: interventi generali di manutenzione ordinaria; opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni; installazione di pannelli solari e fotovoltaici; installazione di pompe di calore aria-aria con potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw; interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, a patto che non alterino la sagoma dell’edificio e che non prevedano la costruzione di scale o ascensori; alcune opere di attività di ricerca nel sottosuolo; movimenti di terra per attività agricole; serre mobili stagionali non in muratura per attività agricole; opere dirette a soddisfare esigenze temporanee che andranno rimosse con il cessare dell’attività stessa oppure entro un termine non superiore ai novanta giorni.

Il lavoro di restauro per l’appartamento di Fabio

Quale di quegli interventi di tipo ordinario è spettato al nostro amico Fabio? Vediamo se sei stato attento…ebbene sì, l’eliminazione delle barriere architettoniche, in questo caso il dislivello nel bagno e la scalinata all’ingresso. Per barriera architettonica si intende un ostacolo che impedisce una persona con ridotte o limitate capacità motorie ad usufruire degli spazi in questione, come appunto gli scalini. In sostituzione a questi può essere installato un montascale a poltroncina oppure, come ha scelto Fabio, una rampa a pedana o anche un servoscala. Questi sono gli ausili più utilizzati per gli edifici privati, i quali non alterano la loro struttura e non prevedono l’installazione di ascensori, altrimenti si potrebbe anche istallare un ascensore per disabili.

La SCIA e il PdC

Dunque la CILA per l’edilizia non serve se si effettuano lavori che rientrano nella manutenzione ordinaria, dato che si tratta di Attività edilizia libera. Ci sono altre due pratiche edilizie con cui si autorizzano tali lavori, e sono: la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività), utilizzata per interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria o nel restauro e risanamento conservativo riguardanti parti strutturali dell’edificio e alcuni e alcuni interventi relativi nella categoria della ristrutturazione edilizia; il PdC (Permesso per costruire), utilizzato per interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione urbanistica. Conoscere le diverse procedure amministrative è importante, sia per i professionisti che per i privati cittadini, dunque è bene sapere anche che cos’è la SCIA edilizia e tutte le informazioni utili a riguardo.

Le altre pratiche disponibili da presentare (oltre la C.I.L.A.)

Sebbene si ha avuto l’intento di semplificare la normativa, il cittadino è spesso (e comprensibilmente) in difficoltà nel comprendere quale di queste pratiche va presentata. Possono capitare 4 differenti opzioni: nessuna comunicazione da presentare (Ael); C.I.L.A.; S.C.I.A.; Permesso per costruire. L’ultima opzione può esserti sconosciuta, ma non ti preoccupare: ecco per te una guida completa sul permesso di costruire, così ora sei informato (anzi, aggiornato) su tutte le diverse pratiche per avviare i lavori di restauro.

Presentare la CILA

La CILA può essere presentata dal proprietario dell’immobile direttamente all’ufficio tecnico del proprio Comune, anche se è preferibile che venga consegnata direttamente direttamente dal tecnico abilitativo che si occupa di redigere i disegni tecnici. Infatti, negli uffici tecnici, è uno step di base visionare la pratica con il tecnico del comune per valutare insieme al professionista le questioni più importanti di natura tecnica relative all’intervento da effettuare: questo si deve fare prima della presentazione allo sportello unico dell’edilizia.

Gli allegati alla CILA per l’edilizia

Da alcuni anni la presentazione avviene in forma telematica, tramite portali online predisposti appositamente dal Comune. Tutto più semplice e veloce, proprio come piace a Fabio (peccato che a lui la CILA non serve). Tra i principali allegati alla CILA abbiamo: la relazione tecnica asseverata dal tecnico in cui dovrebbe essere dichiarata anche la legittimità della preesistenza; gli elaborati grafici con i disegni prima, durante e dopo l’intervento di restauro, lo stralcio catastale e lo stralcio di Piano Regolatore Generale; DURC della ditta esecutrice non antecedente a tre mesi, ora non più obbligatorio dato che viene verificato direttamente online dal comune stesso; il progetto degli impianti secondo il DM 37/08, se richiesto; il titolo di proprietà dell’immobile, come ad esempio il rogito. Ogni comune può richiedere anche altri documenti, se servono, ed altre modalità di presentazione in base al proprio regolamento edilizio e la propria prassi amministrativa. Nel Comune di Roma Capitale è presente un portale online chiamato SUET, predisposto proprio per presentare le CILA per l’edilizia.

I requisiti del tecnico abilitativo e i costi della CILA per l’edilizia

Il tecnico abilitativo, solitamente, è un geometra, un architetto o un ingegnere e per redigere la pratica deve essere iscritto all’Albo, avere la partita IVA e rilasciare la fattura per prestazione professionale. Questa viene richiesta dall’Agenzia delle Entrate in caso di controlli fiscali e può essere utilizzata per la detrazione per ristrutturazione edilizia. Ultimamente, alcune leggi regionali, come quelle della Calabria e del Lazio, hanno stabilito che la pratica può essere presentata solo dopo che la parcella del tecnico è stata pagata regolarmente. Ma quanto cosa una CILA? Dipende dal Comune. A Roma, ad esempio, il costo è di circa 250 euro per diritti di segreteria, mentre a Milano la presentazione è gratuita. Si contano non solo i costi amministrativi, ma anche i costi previsti per la parcella del professionista i quali dipendono da diversi fattori, tra cui il mercato di riferimento e la complessità dei lavori di restauro. Mediamente il costo è pari a 1.000 euro.

Gli step per cominciare e concludere correttamente i lavori

I lavori possono iniziare appena viene consegnata e protocollata la pratica al Comune, senza bisogno di attendere alcuna risposta. Durante i lavori non si devono effettuare ulteriori comunicazioni al Comune, tranne nel caso in cui venga cambiata l’impresa, il tecnico, o altri soggetti che erano stati riportati nella CILA iniziale; dopo che i lavori vengono conclusi, va consegnata la rispettiva modulistica, quella appunto di “fine lavori”. Nella maggior parte dei casi occorre consegnare anche questi documenti tecnici predisposti dal professionista: il Collaudo, con la firma del direttore dei lavori; la Variazione catastale DOCFA; l’AQE, ovvero l’attestato di Qualificazione Energetica; il Formulario smaltimento dei rifiuti. Ebbene sì: questi benedetti rifiuti, oltre all’inquinamento, rappresentano un problema a livello di ecosostenibilità, e, a parer mio, l’edilizia deve lasciare più spazio al verde, o comunque contribuire per fare la differenza. Per contribuire al benessere della natura e allo stesso tempo creare dei vantaggi per l’edilizia in generale, un ottima soluzione a riguardo possono essere i tetti verdi. 

Ulteriori aspetti da considerare per la CILA

Il tecnico può prendere in considerazione altri fattori, come eventuali modifiche al progetto presentate con la prima CILA. A tal proposito, non è prevista la possibilità di presentare una variante, ma occorre direttamente avvalersi di una nuova CILA, pagando nuovamente gli oneri amministrativi. Inoltre, la norma, in caso di CILA, non prevede l’obbligo di nominare il direttore dei lavori, obbligo che è invece previsto nel Comune di Roma.

Un aggiornamento della CILA molto importante

Grazie alla CILA si possono svolgere lavori in economia, ma tale possibilità è limitata ad interventi semplici che non prevedono il rifacimento degli impianti per i quali è necessario rilasciare il certificato di conformità. Oltre alla comunicazione relativa alla sicurezza, è opportuno disporre di una copia della CILA, che dovrà essere mostrata agli organi di competenza in caso di controlli. La variazione catastale va presentata entro 30 giorni dall’ultimazione dei lavori, attraverso procedura DOCFA, a patto che gli interventi hanno comportato una modifica della distribuzione degli ambienti e dunque la planimetria catastale è da aggiornare. Tale aggiornamento è particolarmente importante: dal luglio 2010, infatti, per le compravendite, è obbligatorio dichiarare la conformità tra lo stato di fatto e i dati catastali dell’immobile. Se non vi è conformità o si comunicano false dichiarazioni si può determinare anche la nullità dell’atto di rogito.

Cila per l’edilizia e detrazioni fiscali

Per usufruire delle detrazioni fiscali, come il SuperBonus 110%, occorre verificare che i documenti amministrativi, come appunto la CILA per l’edilizia, siano correttamente compilati, così da non rischiare di perdere i relativi benefici fiscali. La responsabilità del committente non è solo relativa alla presentazione di questo documento: molto spesso, infatti, ha anche il compito di nominare un coordinatore della sicurezza e un responsabile dei lavori. Nonostante queste deleghe, il proprietario rimane in ogni caso responsabile di alcune verifiche di sicurezza di sua competenza. Per quanto riguarda i rifiuti e le macerie prodotti dai lavori, questi andranno portati in discariche apposta con tanto di autorizzazione, dove dovrà essere rilasciato il formulario dei rifiuti. E a proposito di detrazioni fiscali, se anche tu hai in progetto di restaurare casa nel 2023, sappi che ti aspettano diversi incentivi del Bonus casa, che fanno sempre comodo e agevolano la vita!

La “CILA tardiva”: che cos’è e a cosa serve

La CILA si utilizza in modo frequente anche per ristabilire delle irregolarità edilizie e per ottenere la conformità edilizia. Se sono stati effettuati in passato dei lavori edilizi senza comunicazione, è possibile rimediare attraverso una “CILA in sanatoria” chiamata anche “CILA tardiva” o “CILA per lavori già eseguiti”. Si deve pagare una sanzione di 1000 euro e i relativi diritti di segreteria. Tale sanzione, prima del decreto “Sblocca Italia”, pubblicato nel 2014, era di 258 euro. Se gli interventi effettuati non rientrano tra quelli subordinati a SCIA o PdC c’è il rischio di essere soggetti a maggiori responsabilità, anche di natura penale, con la demolizione o la rimozione dell’abuso; si rischia anche un arresto fino a 2 anni ed una multa di 51.645 euro.

Gli interventi della CILA per l’edilizia secondo l’articolo 6-bis

La CILA è quindi la pratica edilizia più frequente che un professionista svolge durante l’attività professionale, dato che permette la comunicazione di diversi tipi di lavori. Nello specifico, così come riporta l’articolo 6-bis, è riconducibile ad interventi di questo tipo: attività edilizia libera; interventi subordinati a permesso di costruire; interventi subordinati a S.C.I.A. La CILA va presentata al Comune dove è situato l’immobile oggetto dei lavori. Così come i lavori da realizzare, deve rispettare la prescrizione degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi comunali e della disciplina urbanistico-edilizia vigente. materia concorrente tra Stato e Regioni, quindi è particolarmente complessa.

Regole da rispettare

Ci sono altre regole che la CILA e i lavori in progetto devono rispettare, relative a settori contigui a quello dell’edilizia, come quelle antisismiche e strutturali, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di efficienza energetica, di rischio idrologico e la normativa sui beni culturali riportata nel Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il tecnico, con la propria responsabilità, dovrà verificare la conformità dei lavori da realizzare ai regolamenti di materia edilizia. In caso di “CILA in sanatoria” si dovrà fare riferimento ai lavori svolti in passato. Ha anche il compito di accertare che i lavori non riguardino parti strutturali dell’edificio, come murature portanti o solai. Ah, i cari vecchi solai! Quante storie ho sentito a riguardo! Come quella di Luca, nostro cliente alle prese con la muffa, un problema di molte abitazioni, specie se di vecchia costruzione, dove risolse il tutto grazie al mitico termosolaio, una soluzione che offre grandi vantaggi. 

Come effettuare la predisposizione dei documenti e del progetto

Il soggetto interessato di norma corrisponde al proprietario, e deve trasmettere al Comune l’elaborato progettuale, l’asservazione del tecnico, i dati identificativi dell’impresa che effettuerà i lavori. Nella pratica professionale di solito è il tecnico che si occupa di predisporre la documentazione e di inviarla al Comune: questo step si può effettuare ora in tutta Italia tramite PEC o appositi portali, come appunto il SUET di Roma. Il proprietario, una volta visionata, ha il compito di validare il contenuto nei limiti della sua competenza. Dovrà poi trasmettere tale contenuto all’amministrazione comunale che dovrà poi restituire un numero di protocollo della pratica edilizia. Quando tutte le opere saranno concluse, a fine lavori, il tecnico abilitato dovrà comunicare il collaudo finale, predisponendo il modulo di fine lavori che verrà presentato al Comune.

I documenti di fine lavori

Questi sono i più importanti documenti da presentare una volta conclusi i lavori: variazione catastale; certificati di conformità degli impianti; l’AQE, ovvero l’Attestato di Qualificazione Energetica ed il formulario dei rifiuti. La norma prevede che la variazione catastale dev’essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate in modo diretto dal Comune stesso. Questo step però, generalmente: infatti, la variazione catastale, viene ancora presentata dal tecnico attraverso la DOCFA. Bene, spero di non averti stufato con tutte queste informazioni burocratiche ma, come avrai potuto sicuramente constatare se sei stato attento, la CILA per l’edilizia è un documento indispensabile per attuare lavori di restauro di tipo straordinario. Grazie a questa, GianLuca ha potuto avviare i lavori di ristrutturazione per il suo appartamento. E a proposito dei nostri amici: nel mentre che le loro dimore stavano appunto per…aggiornarsi…mancava soltanto una cosa. La signora Rosa ha deciso di regalare ad entrambi una bicicletta (ovviamente super moderna)…”aggiornatevi!”…così potevano almeno spostarsi con un mezzo più veloce dei loro piedi e andare a trovare i genitori quando volevano e soprattutto senza preoccupazioni, fiduciosi che i lavori  di restauro si sarebbero svolti al meglio. Anche tu stai pensando di ristrutturare casa ma non sai da dove partire? Aggiornati con i nostri consigli utili per ristrutturare casa!

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