Massetto…quanto mi costi? Ecco cosa sapere!

Realizzare un massetto adeguato per la pavimentazione non è un gioco da ragazzi: ed è per questo che, giustamente, tale operazione ha i suoi costi

Economico non sempre è sinonimo di buona qualità. E ora ne sanno qualcosa i protagonisti della storia che sto per raccontarti: Valerio doveva acquistare casa. Per diverso tempo ha vissuto nella casa del suo amico Paolo, una casa a due piani, non tanto grande ma confortevole. Era molto contento ,soprattutto perché la sua stanza da letto era situata al piano superiore, una sorta di mansarda ben illuminata e con una finestra che offriva una vista panoramica. Proprio lì aveva pure ricavato un piccolo spazio adibito a palestra…bhe, non è che facesse chissà cosa…giusto un po’ di addominali e qualche peso, ma a lui quello bastava…almeno con la scusa si allenava a casa e poteva risparmiare. Sì, risparmiare. Quello che cercava sempre di fare, a maggior ragione stando a stretto contatto con Paolo. Sì, perché Paolo era un gran risparmiatore. Ma peccato che, per risparmiare, c’è andato di mezzo il povero massetto del solaio della sua casa. E ad accorgersene del danno è stato proprio Valerio. E meno male che se n’è accorto in tempo! Così siamo intervenuti noi di Impresa Costruzioni Bruschetta per salvare il salvabile a casa di Paolo ed evitare un danno dall’inizio nella nuova casa di Valerio. E a proposito di salvare il salvabile, noi siamo riusciti a salvare la relazione e la casa di Giacomo ed Elisa, giovane coppia di clienti in crisi… proprio come lo era la loro casa, il tutto grazie alla fondazione a platea.

Risparmiare non è sempre la scelta giusta!

Paolo, da bravo risparmiatore, ha affidato la maggior parte dei lavori di restauro della sua casa ad Osvaldo, miglior amico suo e di Valerio. Osvaldo era un imbianchino/tutto fare mancato. Per anni ha lavorato nel cantiere di suo padre, a detta suo un gran professionista, poi se n’è andato perché tutti quei lavori di ristrutturazione erano troppo pesanti per lui. E come dargli torto? Il restauro di una casa non è di certo un gioco da ragazzi! Comunque, dopo questa avventura, Osvaldo ora si prestava a dare una mano ai suoi amici che chiedevano piccoli lavori di restauro alle loro case a prezzi davvero favorevoli. Osvaldo era un vero amico ma, ovviamente, non era un professionista, e forse consapevole di questo non osava chiedere chissà quanto. Ma come è possibile riconoscere un impresa edile seria e professionale? È una domanda che tanti clienti si pongono e visto che il mio obbiettivo è accontentare tutti (o almeno…ci provo) ho deciso di scrivere una guida definitiva (forse) su come scegliere la migliore impresa edile.

Qual era il problema del massetto del solaio di Paolo?

Il fatto che i lavori di Osvaldo non fossero lavori eseguiti da un professionista, a lungo andare, si notava: problemi agli intonaci che si staccavano, porte che scricchiolavano e si chiudevano male…e soprattuto…il massetto della pavimentazione del solaio che cominciava a presentare diverse crepe. Ad accorgersene è stato proprio Valerio, e prima ancora di quelle crepe, un giorno mentre si allenava in camera, aveva sentito come degli scricchiolii provenire dal pavimento. Sapendo di questo fatto in particolare, Paolo non ci pensò due volte a telefonare ad Osvaldo, il quale si giustificò dicendogli che quella casa aveva delle fondamenta antiche e che a causa del freddo e dell’umidità era normale che il massetto potesse presentare qualche crepa. Per lui, evidentemente il materiale non aveva aderito bene. Ebbene sì, Osvaldo non aveva sbagliato questa volta, aveva capito bene l’errore che aveva commesso. E a proposito di errori, sapevi che spesso la muffa in casa può essere causata da un errore di progettazione? Se non si vuole fare… la muffa in casa (non solo in senso metaforico, come è accaduto a Marina) la soluzione giusta può essere l’impermeabilizzazione delle fondazioni. 

Salvare il massetto, prima di tutto

Paolo doveva scegliere: salvare il suo massetto o salvare l’amicizia con Osvaldo? L’amico si era proposto di tornare per riparare l’errore commesso. Ma Paolo, sta volta, sapeva bene che non poteva fidarsi. Doveva anzi trovare un’impresa edile seria che l’avrebbe aiutato. Quella che stava cercando anche Valerio per la costruzione della sua nuova casa (che nel mentre si era sistemato nel soggiorno). Fu così che un giorno arrivò Sandro, altro amico di Valerio e Paolo, e anche lui vittima di qualche lavoro mal eseguito di Osvaldo. Sandro però era riuscito a salvare il salvabile in tempo…proprio grazie ad un’impresa seria edile seria e professionale, la stessa che avrebbe salvato poi i suoi amici. Indovina un po’ di chi trattava? 😉 Nel mentre che ci pensi, (soprattutto se sei una persona frettolosa) ti invito a leggere la storia di Michele, nostro cliente che non vedeva l’ora di andare a vivere con la sua amata nella loro nuova casa: peccato però che, probabilmente essendosi affidato alla prima impresa che gli era capitata a tiro, appunto per la fretta, a lungo andare la dimora si presentò piena di crepe e lesioni ovunque, ma poi fortunatamente siamo intervenuti noi a riparare tutto (crepe e relazione) con le sottofondazioni!

Ecco come Paolo e Valerio giunsero a noi

Sandro è stato un vero amico: grazie a lui prese appuntamento con noi di Impresa Costruzioni Bruschetta e il massetto del suo solaio fu salvo! Valerio inizialmente era scettico. Ma poi vedendo l’entusiasmo dell’amico ed il massetto effettivamente riparato al meglio si decise a contattarci per chiedere consiglio riguardo la costruzione della sua dimora. Non aveva grandi pretese, il posto in cui sarebbe stata ubicata era nei pressi della casa di Paolo, in periferia: la voleva proprio tipo la sua, con tanto di mansarda e camera al secondo piano in cui poteva godere della stessa vista panoramica, da raggiungere attraverso una scala a chiocciola realizzata con uno stile particolare. Come aiutammo Valerio? Semplice: come aveva fatto l’amico, ci contattò per fissare un primo colloquio in cui, con il nostro servizio di consulenza, costituito da diversi appuntamenti, gli fornimmo tutte le indicazioni migliori per la costruzione della casa che aveva richiesto, grazie anche al servizio nuova costruzione. Non solo! Gli spiegammo da subito l’importanza del massetto, le diverse caratteristiche ed i relativi costi, i quali dipendono proprio da queste. Così comprese ancora di più l’importanza di affidare i lavori a persone professionali (mi dispiace per Osvaldo!) Un’altra missione compiuta! E dobbiamo ringraziare anche il nostro servizio chiavi in mano, perché grazie a questo abbiamo aiutato tantissimi clienti con esigenze diverse. E a proposito di solaio: hai mai sentito parlare di un solaio in grado di aumentare sia l’isolamento acustico che quello termico di un’abitazione incrementando così l’efficienza energetica? No, non mi sto inventando nulla, credimi: si tratta del termosolaio, un solaio con vantaggi davvero notevoli!

Ma che cos’è questo massetto?

Ora andrò a spiegare anche a te quali sono i prezzi generali per la realizzazione del massetto e le caratteristiche che incidono sul costo finale di questo lavoro (altrimenti cosa sono qua a fare? ;). Bene, prima di tutto però vediamo che cosa è esattamente questo massetto e a cosa serve. Il massetto non è altro che uno strato di supporto sulla quale verrà poi eseguita la posa della pavimentazione, che può essere esterna, quando si tratta per esempio di un porticato, oppure anche interno (come nel caso appunto del solaio). Dato che si trova proprio sotto il pavimento, serve proprio da sostegno e da conduzione. La sua posa è un lavoro da effettuare molto accuratamente…altrimenti si rischiano danni come quello che è successo al nostro caro Paolo!

Il sottofondo

Se parliamo di massetto dobbiamo per forza parlare anche di sottofondo: si tratta dello strato che mette in comunicazione solaio e massetto (e quello realizzato da Osvaldo, evidentemente, comunicava proprio male!) Questo sottofondo cosa fa? Perché è così importante? Perché distribuisce il peso che dal pavimento poggia sulla struttura portante, quindi funge anche da protezione in caso di tubature o cavi. Non solo! Contribuisce anche all’efficienza termica, a patto che i materiali utilizzati per il sottofondo conducano adeguatamente il calore. Un po’ come fanno le pompe di calore, una soluzione green disponibile in diverse tipologie!

Come capire se la posa del massetto è avvenuta correttamente?

Se la posa del massetto non viene eseguita correttamente si possono andare incontro a problemi che si noteranno poi nella pavimentazione, come le famose crepe nella camera di Valerio. È importante che il massetto sia solido e compatto: questa è la dimostrazione che la sua posa è stata eseguita correttamente! Ci sono poi dei casi in cui è necessario il suo rinforzo con un ulteriore strato. Le tipologie di massetto sono numerose e differenti e vengono impiegate a seconda delle esigenze. Generalmente, il suo spessore non è inferiore a 4 cm.

I massetti in sabbia e cemento e i massetti di oggi

In passato i massetti venivano realizzati con due materiali: sabbia e cemento. Per aumentare l’efficienza del massetto, al giorno d’oggi, vengono impiegati altri materiali, scelti a seconda delle esigenze specifiche. Abbiamo, ad esempio: il massetto galleggiante, realizzato su di uno strato di tipo isolante e che viene separato dagli altri elementi; il massetto non aderente, realizzato con un foglio di prolipopilene separatore; il massetto aderente, impiegato abitualmente proprio per aderire ad un solaio; il massetto per riscaldamento, il quale viene posato su di uno strato isolante e il cui compito è quello di migliorare l’efficienza energetica. E a proposito di cemento, forse te ne sarai accorto anche tu che il cemento armato in edilizia è particolarmente utilizzato per i suoi vantaggi, per capirlo non serve essere degli esperti del settore (come Osvaldo ;D), le fondazioni in cemento armato, ad esempio, aiuta a difendere la casa dalle infiltrazioni, quindi alto là umidità e alto là muffa!

Le caratteristiche fondamentali

Ora vediamo quali caratteristiche deve avere un buon massetto. Così potrai comprendere al meglio la sua importanza ;). Come abbiamo visto ci sono diversi tipi di massetto, ma questi sono tutti accumunati da delle proprietà fondamentali da avere. Prima caratteristica: la solidità. Sì perché il massetto, non dimentichiamoci, ha il compito di sostenere la pavimentazione. Ma quanto ci mette un massetto a solidificarsi? Dipende dal suo spessore. Ma se risulta molto spesso può compromettere la velocità dei lavori. Per questo si preferisce un basso spessore. Lo spessore è probabilmente la caratteristica più rilevante, perché da esso dipendono la resistenza ed il peso del massetto.

Massetto ed esigenze termiche della pavimentazione

Altra caratteristica importante è la buona conducibilità: per le esigenze termiche della pavimentazione, è importante che i materiali impiegati per la realizzazione del massetto siano dei buoni conduttori. Poi è importante che il massetto sia anche robusto, perché solo così potrà supportare al meglio la pavimentazione. Occorre poi considerare un altro parametro, ovvero il peso: non dimentichiamoci che il massetto pesa sul sottofondo, che a sua volta pesa sul solaio. Quindi è altresì importante che lo lo strato del massetto sia più leggero possibile, così graverà meno sulle zone sottostanti. Da cosa dipende la scelta del massetto? Dal pavimento che si desidera posare dopo la gettata. Se Osvaldo avesse rispettato tutte queste caratteristiche probabilmente Valerio poteva continuare ad allenarsi nella sua camera senza problemi!

Per quali pavimentazioni si possono utilizzare?

Spesso, per ottimizzare le prestazioni del massetto, si utilizza un fluido autolivellante, soluzione caratterizzata da una consistenza particolarmente liquida che permette un’appianatura facile, garantendo il giusto livello di robustezza e con tempi brevi di solidificazione. I massetti si possono utilizzare sia per le pavimentazioni interne che esterne. I primi comprendono quelli relativi a pavimentazioni interne di edifici per proteggere da fattori come umidità, pioggia o neve. Quelli esterni riguardano balconi, piazzali, terrazzi, porticati esterni e altre pavimentazioni soggette a fattori esterni. Alcuni fattori esterni sono particolarmente pericolosi per le case, proprio come la già citata umidità, ma con il consolidamento delle fondazioni possiamo garantire maggiore stabilità e sicurezza.

La prima tipologia di massetto

In base alla necessità specifica, vi sono diverse tipologie di massetto. Abbiamo quindi: il massetto galleggiante; il massetto non aderente o desolidarizzato; il massetto aderente; il massetto radiante o  massetto per riscaldamento. Partiamo col vedere la prima tipologia. Il massetto galleggiante, come accennato prima, viene posato su di uno strato isolante e separato dal resto degli elementi dell’edificio. Tale strato può essere termico e/o acustico. Qui il suo spessore deve essere ridimensionato in base alle caratteristiche di comprimibilità degli altri strati su cui poggia. Si tratta di una soluzione tecnologica per consentire l’isolamento dai rumori provocati dal calpestio. Tipo quelli che si possono particolarmente sentire al piano di sopra quando si ha un vicino di casa un po’casinista! Ti è mai capitato? O forse sei proprio in questa situazione? Se stai pensando di denunciare il vicino o di vendere la casa, fermati! L’unica soluzione che può sistemare tutto (senza litigare) è l’isolamento acustico.

I massetti aderenti

I massetti aderenti, invece, sono realizzati per essere impiegati in genere per aderire ad un solaio (proprio come quello della casa di Paolo). Ma proprio per garantire la loro aderenza vengono impiegati degli appositi materiali di adesione, come la resina epossidica. Questi materiali, oltre ad essere studiati apposta per la posa delle piastrelle ceramiche, possono essere utilizzate per le pavimentazioni in legno o per il parquet, l’importante che siano prima verificati dal Progettista del Sistema Pavimento, il quale dovrà accertarsi che vi siano le giuste condizioni, come il sottofondo asciutto, l’assenza di umidità di risalita e di materiali igroscopici corrispondenti al sottofondo. Questa tipologia di massetto può essere eseguita esclusivamente per supporti resistenti a livello meccanico.

I massetti non aderenti

I massetti non aderenti si realizzano con uno strato separatore orizzontale da porre tra il massetto ed il sottofondo. Lungo il perimetro delle pareti si posiziona uno strato di materiale comprimibile. Lo strato separatore, se posizionato e ridimensionato in modo adeguato, può evitare la risalita dell’umidità dal sottofondo e l’assorbimento dell’acqua d’impasto dallo stesso sottofondo. A tal proposito però il massetto deve essere considerato sufficientemente rigido secondo i canoni del Sistema Pavimento, altrimenti si classifica come massetto galleggiante.

Migliore efficienza energetica…grazie ai massetti

I massetti radianti o per riscaldamento sono quelli impiegati per migliorare l’efficienza energetica. Questi sono assimilabili con quelli galleggianti che incorporano elementi riscaldanti o raffreddanti, come le serpentine elettriche, caratterizzati appunto dall’alta conducibilità elettrica, elemento necessario per diffondere il calore nell’ambiente in modo omogeneo, permettendo una riduzione del consumo energetico. Forse ti sarai chiesto: ma che cos’è questo Sistema Pavimento citato prima? Ebbene, perdonami, ma mi sono dimenticato di spiegartelo 😉 Si tratta semplicemente dell’insieme degli strati che si trovano tra il supporto strutturale e la pavimentazione finale, come appunto il sottofondo, gli impianti radianti, i giunti di varia natura ed il freno a vapore.

Come definire qual’è il massetto giusto da impiegare?

Durante la progettazione del Sistema Pavimento occorre comprendere il tipo di pavimentazione per definire il tipo di massetto da impiegare. Abbiamo quindi: parquet e pavimentazioni in legno; piastrellature ceramiche; rivestimenti laminati o tessili; rivestimenti resinosi.

Massetto semi-umido e massetto autolivellante

Il massetto si può classificare anche a seconda della sua consistenza, e qui possiamo avere quindi il massetto semi-umido o il massetto autolivellante. Poi si può classificare anche in base alla tipologia di confezionamento, dove troveremo il massetto tradizionale, il massetto preconfezionato, il massetto premiscelato e il massetto predosato. In base alla massa del volume avremo invece il massetto pesante ed il massetto leggero. I massetti semi-umidi sono costituiti da una miscela di componenti con ridotta quantità di acqua e legante. La loro consistenza è molto simile a quella della sabbia umida. I massetti autolivellanti sono costituiti da una malta che allo stato fresco diventa molto fluida. La misura della fluidità e lo spandimento generalmente si aggira attorno ai 25 cm. Oltre alla fluidità deve essere caratterizzato anche da una buona viscosità per garantire l’impedimento dei fenomeni di segregazione.

Cosa s’intende per livellina?

Con il termine livellina generalmente si fa riferimento ad un particolare prodotto autolivellante con altissima fluidità e viscosità con alte prestazioni meccaniche. Solitamente viene adoperato a basso spessore per aderire su superfici di sottofondo o massetti massetti con resistenza superficiale.

I massetti classici/tradizionali

I massetti tradizionali sono caratterizzati da una qualità selezionata. Vengono dosati e miscelati in cantiere attraverso uno specifico processo non automatizzato. Nella confezione del massetto è fondamentale conoscere le materie prime impiegate. I massetti preconfezionati sono altrettanto dosati e miscelati in cantiere attraverso attrezzature idonee e vengono prodotti tramite un processo alquanto controllato.

Altre tipologie di massetto

Ora vediamo i massetti premiscelati e i massetti predosati. I primi sono quelli cui componenti sono stati selezionati come qualità, dosati e miscelati. Questo tipo di massetto viene fornito direttamente dal cantiere dove è stato miscelato con dell’acqua rispettando le indicazioni apportate dal fabbricante. Anche i materiali dei massetti predosati sono stati miscelati con l’acqua, oppure con altri materiali. I suoi componenti possono essere forniti in diverse sezioni riguardanti la stessa confezione ma separate. Si differenzia dal massetto premiscelato perché qui si impasta la confezione in toto.

Materiali che alleggeriscono il massetto

Il massetto può essere anche alleggerito con polistirolo oppure alleggerito con argilla espansa. Il massetto alleggerito con polistirolo viene chiamato anche vergine o rigenerato: si tratta di un agglomerato costituito da differenti materiali, ovvero cemento, polistirolo sotto forma di sfere e schiumogeno organico a PH neutro. La particolarità di questo massetto è che composto da una struttura a cellule chiuse le quali non comunicano tra di loro, e tale caratteristica consente al manufatto di essere poroso e di avere un elevato potere isolante ed un ottimale leggerezza. Tutte caratteristiche ideali per un buon massetto. Sì. perché il massetto alleggerito presenta anche altri notevoli vantaggi, come eccellente isolamento termoacustico, ottima stabilità, ottimale traspirazione del vapore acqueo e altri vantaggi riguardo il piano pratico. Inoltre è piuttosto semplice da lavorare in fase di posa e si asciuga molto rapidamente. Rispetto al tradizionale calcestruzzo, questa versione ha minore resistenza meccanica.

Come può essere il massetto alleggerito?

Il massetto alleggerito può essere di strutturale e non strutturale. Il primo ha un sottofondo che prevede, in fase di preparazione, la sostituzione di materiali come la sabbia con lo scinto calcinato. Questo tipo di massetto viene impiegato per strutture portanti, come travi e pilastri. Il secondo, invece, non viene utilizzato per le strutture portanti ma può essere impiegato con successo per la copertura di tetti moderni e di solette isolanti. Quale è la differenza sostanziale tra il massetto alleggerito strutturale e quello non strutturale? La densità delle rispettive miscele. Infatti, il massetto strutturale ha una densità che varia tra 1400 e 2000 kg/mc; la miscela del massetto non strutturale ha una densità prettamente ridotta e quindi minore, e varia tra 600 e 1400 kg/mc.

L’importanza dell’argilla espansa

Il massetto alleggerito con argilla espansa è invece strettamente consigliato in caso di riscaldamento a pavimento. L’argilla espansa in particolare ha un’ottima conducibilità termica ed uno spessore inferiore, anche se di poco, rispetto alle altre miscele, e in commercio la si può trovare tramite premiscelato in sacco che, con l’aggiunta di acqua, è già pronta per essere utilizzata.

Altre tipologie di massetti alleggeriti

I massetti alleggeriti elencati in precedenza sono i principali. Ci sono poi il massetto alleggerito con perlite espansa ed il massetto alleggerito con schiuma proteica. La perlite espansa (nome alquanto strano effettivamente) è un materiale dalle diverse proprietà, come la sua particolare leggerezza ed il fatto di essere termoisolante e resistenze alle sollecitazioni meccaniche. Grazie a ciò viene utilizzato alla grande in bioedilizia per realizzare coperture impermeabilizzate. Il massetto alleggerito con schiuma proteica è caratteristico invece per avere una densità piuttosto bassa in opera: ciò lo rende adatto per realizzare massetti più spessi di 5 centimetri.

Cosa sono i giunti?

Parlando di massetti si sentirà sicuro parlare di conseguenza anche dei giunti. Ma che cosa sono? Dal momento della posa, la pavimentazione generale e quindi anche il sottofondo ed il massetto, possono subire delle variazioni a causa della temperatura, ed in particolar modo dell’umidità. Così si possono formare delle lesioni nella pavimentazione e nel massetto stesso. Per assorbire queste variazioni occorre realizzare dei piani di discontinuità traversali al massetto, appunto i giunti. La loro posizione e la loro ampiezza va stabilita durante la fase di progettazione e dipende da alcuni fattori come la metodologia di posa del massetto e le condizioni ambientali.

Come possono essere?

I giunti possono essere: strutturali; di lavorazione; di contrazione/frazionamento/controllo; di dilatazione. È possibile però che uno stesso giunto possa adempiere a più funzioni. I giunti strutturali riguardano sia il massetto che la pavimentazione e la loro larghezza deve considerare quella dei giunti già presenti nella struttura. I giunti di lavorazione hanno l’obbiettivo di delimitare il punto di interruzione della lavorazione. I giunti di contrazione o di frazionamento o di controllo servono principalmente per assorbire le variazioni dimensionali. La loro geometria deve tener conto di quella della pianta locale del massetto. Una volta che è avvenuta la stagionatura, all’interno è possibile sigillare questi giunti con delle apposite resine, ma solo se la pavimentazione ceramica prevista lo richieda per motivi di estetica. Se così non fosse, i giunti devono riguardare sia il massetto che la pavimentazione incollata. I giunti di dilatazione sono invece realizzati con l’obbiettivo di adattarsi alle variazioni dimensionali o ai movimenti di assestamento. Ci sono poi i giunti di isolamento i quali consentono di isolare il massetto dalle strutture verticali in elevazione; generalmente sono realizzati con del materiale comprimibile per attutire i movimenti di origine termica e i movimenti di assestamento della struttura.

Cosa fare prima dell’esecuzione del massetto?

Prima di eseguire il massetto occorre scegliere le piastrelle del pavimento che andranno successivamente incollate. Durante la sua stesura è importante che venga adeguatamente compattato e dovrà presentare una superficie non liscia ma leggermente porosa con lievi cavillature. A cosa serve tale porosità? Semplicemente a consentire l’ancoraggio. Se il massetto non è sufficientemente poroso non può consentire l’ancoraggio del collante e la fuoriuscita dell’umidità. Se invece lo è, allora si avrà un ancoraggio perfetto! E a proposito di ancoraggio, sapevi che questo termine sta ad indicare un operazione alquanto complessa nell’ambito dell’edilizia? Noi la chiamiamo “inghisaggio”, un termine che di sicuro non troverai sul vocabolario 😉

Quanto bisogna aspettare prima che il massetto sia maturo?

Dipende dal suo spessore. Prendendo in considerazione un massetto standard di 5 centimetri, il calcestruzzo dovrebbe maturare in circa 29 giorni (o comunque aspettare almeno 20 giorni prima della posa della ceramica). Se si fanno le cose troppo di fretta si rischia di rovinare la compattezza del massetto.

Da cosa è dovuto un eventuale ritiro igometrico del massetto?

Prima che il massetto si asciughi, durante il suo periodo di stagionatura, può subire un ritiro igometrico causato dalla perdita d’acqua che compone parte dell’impasto, fattore che può comportare fenomeni di fessurazione, che a loro volta possono causare il distacco della piastrella. Ed è per questo che è bene aspettare i 20 giorni di maturazione del massetto. Se le piastrelle in questione sono in ceramica e non in legno, una volta trascorso questo tempo, la loro posa può avvenire senza attendere l’abbassamento del livello di umidità del massetto. Questo perché la ceramica non teme l’umidità residua!

Controlli da effettuare prima della posa della pavimentazione in ceramica

Prima di posare un pavimento in ceramica occorre eseguire una serie di controlli sul massetto, come la verifica della planarità, effettuata con una staggia di almeno 2 metri di lunghezza, da appoggiare in tutte le direzioni del massetto. Poi c’è la verifica della compattezza, che viene eseguita battendo con forza una pesante mazzetta: può ritenersi idonea se non si vengono a formare evidenti impronti in superfici e non si deve nemmeno sgretolare il massetto o creare polvere. Altre verifiche importanti sono quelle della rigidità, della durezza superficiale e delle crepe. Il massetto deve essere rigido nel modo giusto: andrà sistemato se nel caso dovesse oscillare saldandoci sopra nei bordi o negli angoli. Per valutare la sua durezza bisogna graffiarne la superficie con un chiodo: se non si formano profonde incisioni, allora si può ritenere sufficientemente solido. Delle fessure capillari stabili sono ammesse, l’importante che non vi siano però fessure che saltandoci sopra emanano polvere all’esterno. Allora in questo caso andranno sanate con gli appositi prodotti. Per i pavimenti in legno è obbligatoria anche la verifica dell’umidità. Sì, l’umidità: sempre lei, la nemica numero uno dei massetti (e delle case), ed in particolare l’umidità di risalita che si può infiltrare e rovinare i massetti, specialmente se fatti male, ecco perché è importante affidarsi a dei professionisti anche per realizzare il massetto per le pavimentazioni esterne.

Ma allora quali sono i costi del massetto?

Quante cose da sapere sul massetto eh? Ti avevo forse avvisato che non si tratta di un lavoro facile! Per questo, il caro Osvaldo, prima di cimentarsi in queste operazioni avrebbe dovuto trascorrere molto più tempo nel cantiere con suo padre! Ma ora vediamo di parlare di costi del massetto (ovviamente quelli giusti…avendo fatto dei lavori giusti!) Cominciamo col dire che i fattori di costo relativi alla sua realizzazione dipendono dalle necessità specifiche del cliente. Il costo per il massetto tradizionale, ad esempio, va dai 10 ai 20 euro al metro quadro; quello del massetto autolivellante oscilla dai 20 ai 30 euro al metro quadro; invece, il costo del massetto alleggerito con polistirolo va dai 10 ai 15 euro al metro quadro; quello del massetto alleggerito con argilla espansa oscilla dai 15 ai 30 euro al metro quadro.

I costi del massetto in base alla sua superficie

Ovviamente il costo del massetto dipende anche dalla superficie sulla quale si andrà ad adagiare. Più è grande la superficie più aumenterà il costo; al contrario, superfici ridotte presenteranno un prezzo che andrà a diminuire. Il rifacimento di un massetto che adagia su una superficie di 10 mq avrà un costo medio di 200 euro, se la superficie sarà di 20 mq il costo sarà di 300 euro, di 350 euro per una superficie di 30 mq e di 500 euro per una superficie di 50 mq.

Costi massetto: riassunto

Riassumendo: il massetto tradizionale ha un prezzo che va dai 10 ai 20 euro; quello autolivellante dai 20 ai 30 euro; quello alleggerito con polistirolo dai 10 ai 15 euro; quello alleggerito con argilla espansa dai 15 ai 30 euro. Tali prezzi sono frutto di stime generali.

Perché i massetti devono avere uno spessore equilibrato?

Concludendo ci tendo a ricordare che tutti i massetti devono avere uno spessore equilibrato per poter garantire un’adeguata stabilità dei carichi. In base alle necessità specifiche del cliente, i professionisti che si occuperanno di tale operazione mescoleranno la quantità corretta di materiali per portare a compimento al meglio il lavoro. Il professionista però non si occupa soltanto della miscela dei componenti: spesso sarà necessario aggiungere degli additivi per ottimizzare specifiche tecniche. Ma ora arrivato fino a questo punto…ti starai chiedendo: è possibile risparmiare anche per questo lavoro? A tal proposito, il consiglio è sempre quello di richiedere più preventivi da diverse imprese edili per poi confrontarli tra loro e trovare quello più conveniente alle proprie esigenze. Bhe, ovviamente sconsiglierei di chiederlo ad uno come Osvaldo…ma questo si era capito!

Ecco come sono andate le cose per Osvaldo, Paolo e Valerio

E a proposito di Osvaldo: non ci crederai, ma è tornato a lavorare col padre! Ha capito che aveva molto ancora da imparare, soprattutto se voleva fare una bella figura con gli amici che voleva tanto aiutare! Quanto ai nostri protagonisti, bhe il massetto del solaio di Paolo poteva finalmente reputarsi salvo! Mentre Valerio era contento del progetto della sua nuova casa: somigliava tanto a quella di Paolo, proprio come lui stesso aveva richiesto, soltanto che aveva un massetto per la pavimentazione del suo solaio decisamente migliore già in partenza 😉 Se anche tu desideri costruire la tua casa dei sogni proprio come Valerio, ti invito a dare un’occhiata ai nostri consigli su come costruire casa…(e ad evitare gente come Osvaldo ;D)

 

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