L'edilizia deve lasciare ed incentivare il verde per di contrastare l'inquinamento che a poco a poco ci sta uccidendo. La parola d'ordine è spazio al verde

edilizia deve lasciare più spazio al verde

Nel nostro bel paese abbiamo un grande problema d’inquinamento e purtroppo a livello diretto ed indiretto l’edilizia ne è responsabile. A livello diretto perché il maggiori responsabili di questo degrado è l’edilizia (in senso lato); essa, infatti, incide per un terzo circa sul consumo totale dell’energia nel mondo (1992) e per il 40 per cento su quello dei materiali.

La costruzione di nuovi edifici e di relative infrastrutture, le attività estrattive, gli stabilimenti per la lavorazione e trasformazione e lo smaltimento dei rifiuti edili consumano sempre più nuove fasce di territorio.

L’estrazione della materie prime, la produzione e la lavorazione dei materiali e i relativi trasporti, l’esecuzione e la manutenzione delle opere, nonché la demolizione e lo smaltimento degli edifici consumano un’immensità di energia, tuttavia la maggior parte dei consumi energetici attribuibili all’edilizia viene impiegata per la climatizzazione e l’illuminazione degli edifici.

Tutta questa energia oggi è principalmente prodotta dal petrolio e dal gas metano, da risorse cioè più scarse e destinate ben presto ad esaurirsi. Il petrolio e i suoi derivati sono anche la materia prima di molti materiali e prodotti usati nell’edilizia. Naturalmente dobbiamo sottolineare che negli ultimi anni l’impatto diretto dell’edilizia e molto diminuito grazie alla bioedilizia, che sempre più persone cercano.

In modo indiretto in quanto l’edilizia continua a togliere spazio verde per le nuove costruzioni edili lasciando infrastrutture abbandonate altrove.

Come impresa edile che lavora anche nella bioedilizia, mi rendo conto che è molto difficile lasciare più spazio al verde in quanto ci sono dei problemi a livello burocratico ed economici, ovviamente c’è anche da considerare il livello estetico della zona e molti altri fattori.

La soluzione potrebbe essere molto semplicemente una revisione delle leggi e dei metri cubi di costruzione, ma anche questo avrebbe ripercussione sulle casse del comune. Potrei anche porre il problema a livello morale: pagheresti un appartamenti più del valore di mercato sapendo che hai contribuito all’aumento del verde e quindi innalzato il benessere di vita nel tuo comune?

Probabilmente la risposta di molti è si ma cosi facile da realizzabile in quanto pagare circa 20.000 € in più non è cosa semplice e non si trovano ovunque tutti questi soldi in più per comprare un appartamento.

una ricerca per lasciare più spazio al verde

Tagliare gli alberi fa male in molti modi. Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti e pubblicata su Environmental Pollution, le foglie rimuovono diversi inquinanti che infettano l’aria e salvano così centinaia di vite all’anno.

Lo studio è partito dai dati sulla copertura boschiva degli Usa e da quelli relativi alla capacità delle specie lì presenti di ripulire l’aria da polveri sottili (Pm2,5), ozono e biossidi di azoto e zolfo.

Le elaborazioni (i modelli) mostrano che gli alberi riducono di circa l’1 per cento la concentrazione dei principali inquinanti: una cifra solo apparentemente bassa, che invece è sufficiente a salvare 850 vite ogni anno, oltre a evitare 670.000 malattie respiratorie acute (attacchi di asma, bronchiti e così via).

I dati non sono uniformi per l’intero territorio considerato dallo studio, perché dipendono dalla densità di verde e da quella abitativa. Certamente però l’effetto è più marcato nelle città. «Con oltre l’80 per cento della popolazione che vive in aree urbane, lo studio sottolinea quanto sono importanti gli alberi per la salute dei cittadini», ha detto Michael Rains, direttore del Servizio forestale di Syracuse, (New York), che ha condotto lo studio.

Gli esperti hanno infine valutato l’aspetto economico, stimando che la copertura boschiva negli Usa fa risparmiare ogni anno circa 7 miliardi di dollari, legati ai costi dell’inquinamento.

Il potere della vegetazione

La vegetazione gioca un ruolo fondamentale nelle città di controllo ambientale come quello di mitigazione dell’inquinamento dell’aria, fungendo da vero e proprio filtro purificatore in grado di contrastare lo smog atmosferico causato principalmente, come abbiamo visto, dal traffico veicolare, dal riscaldamento degli edifici nonché dai processi industriali.

Alcune specie resistenti agli inquinanti possono, infatti, costituire degli elementi attivi nella riduzione degli inquinanti atmosferici in ambienti urbani, in quanto possono essere in grado di eliminare tramite assorbimento e successivamente metabolizzazione.

Durante il giorno le foglie, infatti, oltre a emettere ossigeno e assorbire anidride carbonica attraverso gli stomi, possono anche assorbire, con un meccanismo simile, gas inquinanti come ozono, monossido di carbonio, biossido d’azoto e anidride solforosa.

Tale rimozione avviene a livello della superficie fogliare e nei tessuti vegetali, attraverso disattivazione dei gas tossici per assorbimento, successiva precipitazione e immagazzinamento nei tessuti stessi e infine per utilizzazione dei composti medesimi, attraverso metabolizzazione ossidativa delle piante.

Le piante sono anche preziosi filtri biologici in grado di trattenere nei “peli” o sulla rugosità delle superfici le polveri ultrasottili PM10 PM2.5 che hanno un impatto sanitario significativo perche riescono a raggiungere le zone più profonde dell’apparato respiratorio.

L’edilizia può fare la differenza

Abbiamo più volte parlato delle soluzioni che l’edilizia può applicare nelle costruzioni edili e voglio ancora una volta sottolinearlo con questa fantastica casa.

Una delle caratteristiche fondamentali della casa è stata la sua velocità di realizzazione. Dopo un processo di progettazione di due mesi e altri cinque per garantire i permessi necessari, la casa è stata costruita in sole sei settimane, riuscendo a soddisfare le esigenze della committenza.

La residenza si trova in un leggero declivio e poggia a terra su una struttura puntuale. La superficie dell’abitazione è abbastanza ridotta: 106mq. Un tetto giardino fa da coronamento e lega la casa al paesaggio costiero circostante. L’interno è composto da due camere da letto, una cucina aperta, la sala da pranzo con soggiorno e il ripostiglio.

La residenza presenta numerose soluzioni verdi, come il tetto giardino che evita lo spreco dell’acqua piovana e isola termicamente la casa. L’orientamento est-ovest favorisce la ventilazione trasversale. Si è cercato di ridurre al massimo gli sprechi e l’impatto sull’ambiente, con una grande attenzione sull’uso dei materiali.

Sul tema del verde collegato all’edilizia e alla bioediliza, ho scritto molti articoli e continuerò a farlo. Le imprese edili hanno la possibilità di cambiare l’estetica delle costruzioni contribuendo allo stesso tempo al miglioramento delle nostre città. Qui sotto il link con la lista degli articoli che trattano il tema del verde nelle costruzioni edili.

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un Impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia… dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

Il blog di un’impresa edile di Treviso

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