Un cappotto termico in fibra di legno
Ultimamente ho scritto molto sul cappotto termico e penso, considerando l’arte che ci sta dietro, sia veramente necessario essere consapevoli di cosa facciamo. Mi sono accorto ultimamente che un cappotto termico è composto da tanti piccoli dettagli che per me erano scontati ma osservando altre imprese di costruzioni, questi dettagli non sono cosi scontati.
Naturalmente nessuno nasce maestro e a mio parere i corsi che frequento sono sempre necessari. In questo caso, cercando anche su internet, mi trovo dei bellissimi manuali che danno la sensazione di una lavorazione facile e veloce.
Nella realtà, ogni volta che realizzo un cappotto termico, mi accorgo che è costituito principalmente da pignoleria e voglia di raggiungere la perfezione. Dobbiamo ormai essere consapevoli che l’edilizia non deve soffermarsi al puro valore di mercato ma andare oltre per il benessere della comunità.
Il caso è nel cappotto termico in fibra di legno che ha raggiunto una tecnologia a tutela del materiale impressionante ma non dobbiamo dimenticare che è pur sempre una fibra e quindi un materiale che subisce molto “l’acqua”
È con questo materiale che si comprende a pieno la professionalità dell’impresa.
“A voi che state leggendo” 🙂 non pensate che questo articolo sia un manuale di posa o una guida miracolosa per comprende il cappotto termico in fibra di legno, no di manuali di posa ce ne sono molti su internt che ti spiegano. Io cercherò solo di fare una valutazione a livello qualitativo.
Il cappotto termico
Il cappotto termico è forse il particolare costruttivo che più richiede attenzione dopo ovviamente all’intonaco 😀 . Il sistema cappotto termico ha mote variabili e quando si realizza una costruzione edile dobbiamo valutarlo molto bene. Tra i tanti tipi di materiali per realizzare un cappotto termico possiamo trovare il cappotto termico in eps che ha delle caratteristiche molto diverse dal cappotto termico in fibra di legno.
Altro materiale che può essere interessante per il nostro cappotto termico è il cappotto con la graffite, materiale e sistema che necessitano di un’impresa edile con una certa formazione professionale, il rischio è di trovarsi con un cappotto rovinato e quindi da rifare.
Nelle nuove costruzioni la valutazione del cappotto termico va fatta in un contesto molto diverso, in questo caso va considerato anche la muratura o sistemi di muratura che già isolano l’abitazione. Pensiamo alla muratura di una casa in cemento aerato autoclavato, materiale con caratteristiche ben precise e molto equilibrate.
Nelle ristrutturazioni di edifici, case, costruzioni di una certa rilevanza, dobbiamo considerare il sistema costruttivo in prima battuta e dopo valutare il sistema isolante più idoneo per raggiungere le prestazioni che ci siamo prefissati.
Il cappotto termico in fibra di legno in una casa
Il cappotto termico in fibra di legno forse è il mio preferito, per molti motivi. Il primo motivo per essere fiero di realizzare un cappotto termico in fibra di legno è sicuramente la sostenibilità del materiale, costruire edifici ecosostenibili è ormai l’obbiettivo di un’edilizia consapevole della situazione attuale.
Passiamo al nocciolo della questione, quel’aspetto che più ci può interessare per valutare di realizzare per la propria casa un cappotto termico in fibra di legno. La domanda è semplice: ma quanto isola la fibra di legno?
Domanda che necessita di una risposta semplice:
L’isolamento in fibra di legno isola circa 0.038 W/mK
Ma il particolare che rende veramente interessante questo materiale sta in altre due caratteristiche già più volte citate in altri articoli: lo sfasamento; il tempo necessario all’onda termica di attraversare il cappotto termico e l’attenuazione; la diminuzione dell’onda termica
Con questo materiale abbiamo le seguenti caratteristiche:
Sfasamento materiale isolante fibra di legno circa 6 ore
Attenuazione materiale isolante fibra di legno circa 0.2
La fibra di legno è un ottimo materiale, soprattutto per il periodo estivo, caratteristica che deve essere presa in considerazione visto anche l’eccessivo consumo di un condizionatore nel periodo estivo.
Infine un ultimo accorgimento, il materiale in se fa si la sua parte ma deve sempre essere considerato tutto l’insieme della casa, come è stata costruita, quali materiali sono stati utilizzati, ecc.