Qualche giorno fa un amico mi ha raccontato un fatto che mi ha fatto riflettere.
Sicuramente, la vita di un amministratore di condominio non è per niente semplice. Basta un errore per far perdere ad un complesso abitativo la possibilità di usufruire di importanti detrazioni fiscali. Ne abbiamo parlato diverse volte nel nostro blog, sono incentivi importanti su cui i proprietari possono recuperare somme di soldi importanti, direttamente o indirettamente a seconda delle riforme e delle condizioni di ogni anno. Prima di raccontare il fatto dobbiamo spiegare che cos’è il bonifico parlante, aggiungeremo noi perché è vantaggioso investire nell’acquisto di abitazioni indipendenti.
Sapete che cos’è un bonifico parlante?
Nel richiedere detrazioni e agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione e rifacimento palazzi, gli amministratori di condominio devono eseguire in maniera corretta e perfetta delle operazioni. Sono sia burocratiche che finanziarie, bisogna saper bene che cosa scrivere nei documenti ad esempio nella causale di quello che viene chiamato bonifico parlante. Si tratta di una modalità di pagamento obbligatoria sulle spese di efficientamento energetico e ristrutturazioni su cui bisogna ottenere le agevolazioni.
Il bonifico parlante può essere compilato online, allo sportello, in un ufficio postale. Non serve solo a pagare ma anche ad indicare chi ha sostenuto le spese e dovrà usufruire dei bonus o parte di questi (in percentuale). Se si commettono errori nell’inserire i dati e la procedura non va a buon fine, i condomini non possono usufruire degli incentivi. Si tratta di un danno importante a cui dovrà rispondere l’amministratore di condominio distratto o inconsapevole dell’errore che sta commettendo.
Cosa succede se l’amministratore fa perdere i bonus fiscali?
Il fatto che mi hanno raccontato è questo e non è la prima volta che ascolto storie di proprietari e inquilini danneggiati da distrazioni e mancanze.
Un condomino ha chiesto un risarcimento danni al proprio amministratore per avergli fatto perdere la possibilità di usufruire del bonus ristrutturazioni. Come vi abbiamo spiegato prima, per richiederlo è necessario che venga usata come modalità di pagamento il bonifico parlante cosa che l’amministratore denunciato non ha fatto.
Il Tribunale ordinario ha dato ragione al condomino e l’amministratore dovrà risarcire la somma corrispondente alla detrazione che sarebbe stata applicata sulle imposte. Tutti i tre gradi di giudizio a cui l’amministratore ha risposto gli hanno dato torto.
L’Agenzia delle Entrate deve sapere chi è il beneficiario della detrazione
Nella sentenza, i Giudici hanno spiegato chiaramente cosa si deve fare per richiedere la detrazione fiscale per ristrutturazioni su parti comuni dell’edificio.
- Si deve trasmettere all’Agenzia delle Entrate la delibera condominiale di approvazione dei lavori, le tabelle millesimali che consentano di quantificare l’ammontare del contributo.
- Per ottenere il bonus, aggiunge la Corte, è necessario che l’amministratore attesti che il condomino abbia versato al condominio il suo contributo individuale alla spesa comune.
- Dovrà quindi, come prevede il bonus casa, usare come strumento di pagamento il bonifico parlante e non quello ordinario.
- Nella scrittura si dovranno inserire questi due dati:
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento.
In questo contesto, è l’amministratore ad avere il compito di garantire la tracciabilità dei pagamenti per gli interventi di recupero degli immobili, se viene a mancare questa serietà e correttezza nelle scritture dovrà risarcire i condomini danneggiati.
Bonus casa su abitazioni indipendenti, richiedere detrazioni direttamente all’Agenzia delle entrate
Le detrazioni fiscali conosciute nel loro insieme con il nome di Bonus Casa possono essere richieste anche da proprietari di abitazioni indipendenti come le nostre. Non dovrete attendere delibere condominiali, azioni e interventi da parte di amministratori di condomini perché avrete voi la piena gestione di tutto. I nostri appartamenti pur essendo in contesti residenziali hanno mura esterne in comune con altri proprietari, i vicini di casa.
Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate e i ministeri associati pubblicano in Gazzetta importanti possibilità fiscali. Quest’anno, ad esempio, è stato inserito un bonus del 110% che da, per la prima volta dopo tanti anni, di ricevere un credito e non solo un vantaggio indiretto applicabile sulle tasse Irpef/Ires. Si tratta di una possibilità limitata e legata alla crisi economica e lavorativa causata dal Covid che ha messo in ginocchio molte imprese edili. Non sappiamo se il periodo di richiesta verrà esteso ma sappiamo che ogni anno, vengono aggiornate le percentuali delle detrazioni già esistenti oppure aggiunte novità.