Muri di cinta e muri considerati costruzioni.

Tutti i muri sono uguali?

I bambini sono curiosità pura, le loro domande e i perché che riempiono la loro testa sembrano non finire mai. Purtroppo da adulti mettiamo un freno a questa scintilla che ci spinge a voler sapere ogni cosa, abbiamo paura di sembrare incapaci e venir giudicati dagli altri.

Da quando ho un figlio noto questa cosa ogni giorno, per lui la vita è ancora tutta da capire ed esplorare, i suoi occhi sono pieni di gioia e la sua fame di conoscenza è infinita. Purtroppo per me non sempre è facile spiegargli argomenti complessi in modo semplice, non voglio essere un padre poco presente e liquidarlo con delle spiegazioni sommarie.

Cerco sempre di essere più chiaro possibile e voglio avere la certezza di chiarire sempre tutti i suoi dubbi. Come l’altra sera quando, tornato dal lavoro, mi ha dato appena il tempo di sedermi a tavola prima d’iniziare la sua raffica di domande. Voleva sapere cosa avessi fatto quel giorno nei minimi dettagli, ciò mi ha riempito di felicità.

Da molti anni ormai lavoro per l’Impresa Costruzioni Bruschetta, mi occupo principalmente di consulenze per chi desidera restaurare o costruire casa e questo punto mio figlio è riuscito a comprenderlo molto bene da tempo, ma con il passare dei giorni le sue domande diventano sempre più tecniche e la difficoltà di rendergli quei concetti semplici cresce con lui.

“Oggi cos’hai fatto papà?”, “Oggi ho aiutato una giovane coppia a disegnare il progetto che gli permetterà di costruire un muro intorno alla loro casa.” Pensavo di essere stato abbastanza preciso, ma leggevo dal suo sguardo che voleva saperne molto di più.

“Ma un muro tipo questo?” disse, indicando le pareti azzurre del nostro salotto. “No, devi sapere che non tutti i muri sono uguali. Io oggi, ad esempio, ho disegnato il progetto di un muro di cinta, che è diverso dai muri di una casa, e dai muri di altro tipo.”, “E cosa li rende diversi? Sono sempre fatti allo stesso modo, no?!”.

La mia serata passò in un secondo tentando goffamente di spiegargli che ciò che rende un muro diverso da un altro è, sostanzialmente, la loro funzione e ciò che devono rispettare per rientrare nelle “regole”.

Il muro di cinta.

Secondo il codice civile, il muro di cinta circonda uno spazio, racchiudendolo. Serve per questioni di protezione e sicurezza. Non è considerato una costruzione e quindi non viene considerato ai fini del calcolo delle distanze. Non deve superare i tre metri, le sue due facce non devono essere unite ad altri fabbricati e deve emergere dal suolo. Le stesse regole vanno applicate anche alle recinzioni di una proprietà e ai manufatti che rispettano i medesimi requisiti. Unica eccezione viene fatta se una faccia del muro di cinta tocca quella di un muro di cinta di una proprietà limitrofa. Non ci sono regole sullo spessore da rispettare e il materiale di costruzione: posso essere fatti di cemento, pietra, mattoni o calcestruzzo.

Quando un muro va considerato costruzione?

Se il muro supera i tre metri, va considerato una costruzione e calcolato per i limiti della distanza minima.

Non tutti i muri servono per delimitare delle proprietà, altri sono utilizzati per contenere e sostenere, la loro funzione è prettamente funzionale. Servono per evitare che scarpate e terreni scoscesi franino sul terreno, proteggendo così la strada ed evitando frane a valle. Altri, vengono eretti per chiudere il lato di un fabbricato, in questo caso non si considera separato dall’edificio, ma parte di esso.

Muri funzionali.

La parte dei muri di contenimento e dei terrapieni naturali che si estende dalle fondamenta fino al livello del fondo superiore non viene considerata per il calcolo della distanza, la parte che s’innalza oltre il suolo, dato che non funge più per la sua funzione di conservazione è soggetta alle regole e, se supera i tre metri non viene più considerata muro di cinta ma a tutti gli effetti una costruzione e soggetta al calcolo delle distanze.

Non possiamo considerare muro di cinta neanche un muro unito con altre costruzioni. Infatti una delle regole principali per essere considerato tale è che le due facce devono essere libere. Un muro di cinta non può essere, ad esempio, trasformato in un muro di fabbricato perché perderebbe la funzione per cui è stato creato.

Considerazioni:

Quindi, per concludere la spiegazione, possiamo dire che i muri di cinta devono avere le caratteristiche del codice civile che abbiamo detto e pertanto servono unicamente a delimitare una proprietà, hanno un altezza inferiore ai tre metri e non sono considerati costruzioni, quindi non si considerano per il calcole delle distanze legali tra edifici. Un eventuale vicino potrebbe, quindi, realizzare il proprio fabbricato appoggiandosi al nostro muro di cinta, calcolando le distanze come se il muro non esistesse.

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