Il tetto ha sempre rappresentato la copertura e la sicurezza, di conseguenza a subito dei miglioramenti notevoli nel tempo obbligando imprese edili a conoscere l'evoluzione ed i vantaggi di questa evoluzione.

un tetto d’oro per ogni casa 1°parte

A spiovente, a capanna, a padiglione, a cupola e a piani. Le coperture delle costruzioni edili- sopra le nostre teste – sono da sempre servite a proteggerci e dicono molto della storia e delle abitudini di chi ci abita sotto.

La storia dei tetti – come la storia delle abitazione – ha accompagnato l’uomo fin dagli albori della civiltà. All’inizio si trattava di imitare la natura: le volte delle caverne e soprattutto la copertura di un albero, con la sua chioma aperta a raggiere. Ed è proprio stato questo l’esempio cui si è ispirato l’uomo, e nel tempo le varie imprese edili hanno sviluppato.

Tetto della civiltà

Già nei villaggi neolitici erano in uso coperture a tetto o a cono, adatte a far defluire rapidamente la pioggia. Sempre in epoca preistorica, accanto alle coperture a tetto, apparvero le prime volte costituite da conci disposti l’uno sull’altro. Quando poi, nelle civiltà orientali, fu inventata la volta a botte, la configurazione esterna (e interna) degli edifici cambiò ancora.
Nell’antica Grecia il tetto spiovente era riservato soltanto agli edifici importanti come i templi. Ed è pertanto questo il motivo per cui si diffuse in Grecia il timpano a frontone triangolare che costituì il coronamento abituale delle facciate dei templi greci (e romani, dopo). Il tetto piatto, invece, era la norma per le abitazioni: favoriva la raccolta dell’acqua piovana, molto utile in un ambiente secco, ed è per questo che si è diffuso nell’area mediterranea.

Per questo stesso motivo, ancora oggi l’inclinazione delle falde del tetto rispetto al piano orizzontale varia col clima: passa dai terrazzi (inclinazione 0) delle regioni subdesertiche, fino ai tetti spioventi con inclinazioni molto elevate (fino al 60%) nelle zone di montagna o laddove nevica molto.

La storia del tetto

Per millenni le tecniche per realizzare la copertura dei tetti ha subito soltanto poche variazioni.

Con la rivoluzione industriale anche il modo di costruire i tetti cambia: le coperture in pietra possono essere sagomate; le coperture con mattoni cotti, in uso da quattromila anni, rimangono le più diffuse ma grazie a fasi di lavorazione separate, vengono ormai prodotte industrialmente; se fin dall’antichità erano stati impiegati metalli quali bronzo, rame e piombo, è soltanto a partire dall’800 che le coperture in metallo sono utilizzate su vasta scala, mentre l’asfalto e la pece, impiegati già a Babilonia per impermeabilizzare gli scafi delle navi vendono riscoperti in questo periodo.

Ma è soprattutto con l’introduzione del ferro nella costruzione delle coperture e l’invenzione del cemento armato (ambedue materiali con un’alta resistenza alla flessione) che si fanno i maggiori passi in avanti, e le imprese edili colgono l’opportunità che creare tetti più efficienti.

Con tali materiali diventa possibile coprire ambienti sempre più grandi: dai primi esempi delle coperture di ghisa dei mercati dell’800 fino agli hangar. Diventa possibile ricoprire con tetti a terrazza anche grandi spazi come quelli di centri commerciali, chiese e magazzini.

ma il vero tetto d’oro lo troviamo a…

Riflesso antico di un giorno nuovo, il Tettuccio d’oro di Innsbruck brilla al sole del mattino. Luce preziosa di 2.657 tegole a scaglie di rame, è ancora oggi l’emblema della capitale del Tirolo.

Fu Massimiliano I d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero (1459-1519), a far costruire tra il 1498 e il 1500 questo tetto tardo gotico nella vecchia residenza dell’arciduca Federico IV in occasione delle sue nozze.

Mentre dalla piazza antistante guardo la struttura illuminarsi sempre più, penso che il Tettuccio d’oro di Innsbruck – conosciuto come “loggia d’oro” o “Goldenes Dachl” in tedesco – fu realizzato anche per zittire le voci che volevano l’imperatore senza denaro.

Un’antica leggenda dice che sia stato Federico IV (soprannominato “tasche vuote”) ad aggiungere il tetto d’oro alla sua residenza già esistente, in modo da mostrare a tutti che invece aveva ancora molti soldi nelle sue tasche nonostante il soprannome.

Coperture responsabili…

Oggi nella costruzione dei tetti di case ed edifici si dà sempre maggiore importanza all’impatto ambientale e al risparmio energetico. Pur non cambiando sostanzialmente il sistema di copertura, sono stati fatti passi da gigante nello sviluppo dei rivestimenti sottotetto: pannelli che assicurano una migliore impermeabilizzazione dagli agenti atmosferici (acqua e neve) e un isolamento termico per evitare dispersioni di calore.

Un fattore importante nelle coperture e che deve avere la massima importanza per le imprese edili è la tenuta all’aria del tetto, questo per evitare spiacevoli conseguenze di condensa.

La permeabilità all’aria definisce come e quanta aria passa attraverso un elemento della costruzione edile e non è da confondere con la diffusione del vapore.

Importante eliminare il passaggio dell’aria che può creare gravi problemi sia di tipo termico che di condensa. E’ necessario garantire la tenuta all’aria del tetto della costruzione edile per evitare dispersioni termiche per ventilazione.
Infatti, le costruzioni edili di recente costruzione sono sempre più coibentate, grazie anche alla professionalità delle imprese edili che operano in questo settore per migliorare il comfort interno dell’abitazione. Voglio precisare che se la struttura non è ben stagna, è inutile che sia ben isolata, poiché all’aumentare dell’efficienza energetica aumenta l’incidenza delle perdite per ventilazione sulle dispersioni totali.

Questo sarà il prossimo passo per le imprese edili che vogliono migliorare la qualità dei loro edifici. Inoltre una buona tenuta all’aria permette di scongiurare la formazione di condensa localizzata nelle costruzioni edili, migliorare il benessere termico e garantire la salubrità degli spazi interni della costruzione edile, soprattutto in zone urbane, dove abbiamo un elevato inquinamento atmosferico.

Oltre all’individuazione degli strati che garantiscono la tenuta all’aria è necessario porre particolare attenzione a tutte le interruzioni dello strato termico: per questo i teli devono essere nastrati nelle sovrapposizioni e nei punti di raccordo come condotte canali e camini, passaggi di travi, travetti e in corrispondenza delle finestre. Per questo sono necessarie imprese edili serie e competenti nella costruzione di edificio.

Come avete capito il tetto di una costruzione edile a subito, negli ultimi decenni, una rapida evoluzione costringendo a particolari costruttivi e posa in opera sempre più complesse, a partirà da un semplice posa di un freno vapore. Per ora mi fermo qui, nel prossimo articolo: un tetto d’oro per ogni casa 2°parte vado a parlare di:

-Diffusione del vapore

-La luce

-La protezione delle intemperie

-Cool roof

Qui sotto vi lascio il link sempre aggiornato dove potete trovare tutti gli articoli sul particolare costruttivo tetto.

Se vuoi sapere quale possibile soluzione al classico tetto a falde, come impresa edile e come geometra, ti consiglio di considerare i tetti verdi; qui sotto il link con tutti gli articoli riguardante i tetti verdi.

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un Impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia ecc dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

Il blog di un’impresa edile di Treviso

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