Appartamenti con ventilazione meccanica controllata

Appartamenti freschi e salubri: far circolare l’aria fa bene

Dopo aver spiegato il sistema di riscaldamento moderno tramite le pompe di calore, in questo articolo parliamo di ventilazione meccanica controllata.

La circolazione dell’aria in casa è fondamentale per:

  • respirare
  • non avere troppo caldo ma anche troppo freddo (punto che sembra banale ma va spiegato tecnicamente)
  • contrastare cattivi odori e non inalare troppi inquinanti auto prodotti
  • contrastare la muffa e l’ eccessiva umidità, due argomenti uniti ma diversi che analizzeremo in articoli dedicati.

La prima cosa che si fa per far circolare l’aria quando si ha caldo, c’è un cattivo odore o sentiamo la gola secca magari per riscaldamento troppo acceso è aprire la finestra o una porta. Purtroppo, non sempre possiamo compiere questa azione e spiegando l’interazione tra pompe di calore e ventilazione meccanica chiariremo perché è controproducente.

Nell’articolo scorso abbiamo spiegato che la temperatura dei nostri appartamenti in vendita è regolata da un sistema con centralina unica di controllo che:

  • produce calore quando fa freddo 

  • raffredda le stanze quando fa caldo

  • permette la circolazione dell’aria attraverso la ventilazione meccanica controllata.

Tutto ciò è automatico e digitale, un sistema di calcolo della temperatura della casa ed esterna fa agire gli impianti autonomamente per un’abitazione ben climatizzata.

Lo scopo della ventilazione meccanica controllata

La ventilazione meccanica controllata è indicata con la sigla VMC, è un sistema composto da diversi elementi che hanno lo scopo di:

  • assorbire ed espellere l’aria esausta dagli ambienti chiusi
  • immettere aria nuova proveniente dall’esterno.

In generale, il sistema di ventilazione meccanica controllata può essere centralizzato o decentralizzato, dotato di filtri ad alta efficienza. L’aria dall’esterno entra pulita, quella interna carica di agenti inquinanti creati da ciò che usiamo ogni giorno in casa o con cui lavoriamo viene espulsa. Il risultato è un ambiente sano e respirabile, con pareti e superfici che non rischiano aloni di umidità o macchie di muffa.

Come impresa edile abbiamo deciso di integrare la ventilazione controllata nel sistema di riscaldamento e raffrescamento a pavimento. La circolazione meccanica dell’aria contrasta la mancanza di ossigenazione quando per motivi climatici non si possono aprire porte e finestre.

Infatti, in un sistema automatico e perfetto di regolazione della temperatura ciò creerebbe uno sbalzo termico dannoso: ben 4 gradi di freddo percepiti dal termometro digitale da dover rialzare per far tornare la casa. A livello tecnico e termico, si tratta di un processo impegnativo che causa dispendio energetico e ingresso di freddo e anche umidità.

Appartamenti residenziali con ventilazione meccanica centrale e non

Parlare del funzionamento complesso e delle componenti della ventilazione meccanica controllata necessita di più articoli dedicati. E’ un sistema costruttivo che si differenzia da casa a casa, da contesto a contesto, da modello a modello. La circolazione dell’aria controllata è molto utile in ambienti come cantine o soffitte, magazzini che rimangono spesso chiusi.

Un ambiente con ventilazione meccanica si riconosce dalla presenza di piccole finestrelle in PVC con fessure nelle pareti, esteticamente studiate per non rovinare il design dell’abitazione. Prima di vedere alcune normative interessanti da consultare, cogliamo l’occasione per parlare di sicurezza e togliere una piccola curiosità. Qual è la differenza tra ventilazione meccanica e antincendio? 

Appartamenti areati e sicuri, la differenza della ventilazione antincendio

Se in rete cercate informazioni ma soprattutto similitudini tra la ventilazione destinata all’areazione e la ventilazione antincendio rimarrete delusi. I due concetti sono diversi e la ventilazione antincendio ha caratteristiche specifiche importantissimi per ambienti professionali ed esercizi pubblici.

Tuttavia, anche per un contesto domestico e casalingo elementi di sicurezza antincendio o energetica sono importanti. La circolazione dell’aria è importante per evitare aree eccessivamente calde e a rischio per elettrodomestici, computer e, sicuramente, anche la cucina che necessita di un sistema costruttivo e di prevenzione specifico.

Questo argomento lo approfondiremo con articoli più dettagliati, nel frattempo avete questa informazione: ventilazione meccanica controllata e ventilazione antincendio sono diversi. Se siete interessati per la vostra casa o una ristrutturazione potete contattarci tramite il nostro sito web.

Da cosa è composto un sistema VMC e quanto costa installarlo?

La costruzione di un impianto di ventilazione ex novo può superare anche i 10.000 euro, il costo di partenza è 500 euro. Dentro un preventivo di lavoro e la fattura finale troverete sempre queste indicazioni:

  • costo per i diversi componenti del sistema di ventilazione meccanica;
  • costo per materiali diversi utili a questo lavoro
  • costo della manodopera
  • tasse e Iva con indicazioni di eventuali detrazioni fiscali
  • costi burocratici (consegna chiavi in mano, certificazione lavoro a regola d’arte, certificazione impianti a regola d’arte).

Adesso vi indichiamo solo alcuni elementi di un sistema di ventilazione, quelli più semplici da spiegare e i più fondamentali.

  • L’unità centrale composta da sensori di umidità e luminosità e telecomando a distanza. Tutto ciò sarà collegato ad una centralina elettrica a parete, centralizzata oppure autonoma.
  • Saranno collegati degli scambiatori per il flusso d’aria con il suo ricambio,
  • elementi per il doppio flusso, la deumidificazione ambientale e il risparmio energetico

Appartamenti nuovi: areati, silenziosi e a risparmio energetico

Un impianto di ventilazione controllata deve essere installato a regola d’arte e con componenti certificati. Come tanti impianti devono essere venduti con le etichette energetiche europee come indicato in questo link istituzionale. Troverete unità di ventilazione residenziali alla fine della lista, entrando nello specifico esistono:

  • le RVU, Unità di ventilazione residenziale per aree tra i 250 e 1000 m3/h
  • le NRVU, non resindenziali con portate d’aria sopra i 250 m3/h oppure con portata tra 250 e 1000 m3/h.

Si conclude con la differenza tra:

  • le UVU, unità di ventilazione unidirezionale
  • le BVU, unità di ventilazione bidirezionali.

L‘indice di consumo energetico per ventilazione a metro quadro si chiama SEC, Specific Energy Coefficient. Quando si controlla la qualità energetica si riescono anche ad avere dati su umidità, concentrazione CO2, composti organici e volatili. Tutto ciò è grazie ai sensori e ai mini monitor.

Leggi importanti da conoscere sulla ventilazione meccanica residenziale

Per concludere, ci sono delle certificazioni ad hoc per i sistemi di ventilazione meccanica controllata, sono rilasciate da  PassiveHouse e Qualità CasaClima. Sono diversi gli elementi che si considerano e le leggi di riferimento che vi elenchiamo.

  • UNI 10339:1995: Impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.
  • UNI EN 15251:2008: Criteri per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica.
  • UNI EN 13141-7:2011: Ventilazione degli edifici – Verifica delle prestazioni di componenti/prodotti per la ventilazione degli allogg.i
  • UNI EN 13141-8:2014: Ventilazione degli edifici – Verifica della prestazione di componenti/prodotti per la ventilazione degli alloggi
  • UNI EN 13142:2013: Ventilazione per edifici – Componenti/prodotti per la ventilazione residenziale – Caratteristiche di prestazione richieste e facoltative

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