L’impianto di riscaldamento nei condomini

Meglio il riscaldamento autonomo o il riscaldamento centralizzato?

Quando parliamo di riscaldamento centralizzato facciamo solitamente riferimento ad un condominio, dove tutti i singoli appartamenti sono serviti da un’unica caldaia in comune. In questo caso l’accensione dello stesso è regolamentata a livello nazionale, per quanto riguarda i giorni e il numero delle ore, e dal regolamento del condominio, per quanto riguarda le fasce orarie. In sostanza, con un impianto centralizzato, non si è indipendenti nella scelta degli orari e dei giorni in cui poter e voler accendere i termosifoni, al massimo si può regolare(aumentando o diminuendo), tramite le valvole, l’intensità del calore. Il riscaldamento autonomo, in questo senso, consente maggior libertà decisionale, in quanto la caldaia non è condivisa, ma esclusiva della propria abitazione e non è soggetta alle regole condominiali.

 

Ci si può distaccare dall’impianto centralizzato?

Dunque, veniamo a noi, sapevate che si può passare da un impianto centralizzato ad uno autonomo? Certo, si può fare, lo dice la legge, ma ovviamente ci sono delle norme da seguire. Ma prima di approfondire questo discorso, volevo raccontarvi una storia. Tra i miei clienti avevo conosciuto un ragazzo, lui aveva acquistato qualche anno prima un appartamento in centro, vicino dove lavorava, poi aveva cambiato lavoro, e aveva iniziato a viaggiare tanto restando spesso fuori casa. Quando era alla ricerca della sua abitazione, si era chiesto quale tipo di impianto di riscaldamento preferire, se autonomo o centralizzato, ma alla fine, sulla sua scelta, erano prevalsi altri aspetti.  Ma tornando alla nostra storia, questo ragazzo aveva comprato un appartamento con riscaldamento centralizzato, il punto è che, cambiando lavoro, a casa non c’era quasi mai, quindi si era ritrovato a pagare una bolletta per un servizio che non usava, con uno spreco di energia e di denaro. Dopo averci pensato un po’ su, decise di parlare in assemblea condominiale di questo suo problema e chiedere il distacco. Manco a dirlo, a quel punto volarono coltelli, perché mica è sempre facile trovare un accordo fra condomini.

 

L’articolo 1118

Iniziò una disputa legale, da una parte il condominio, con i suoi regolamenti, dall’ altra il condomino, deciso e sicuro nel suo intento, e la Corte di Cassazione gli diede ragione. Per l’articolo 1118 del codice civile, ogni singolo condomino ha la facoltà di rinunciare all’uso dell’impianto centralizzato di riscaldamento. Ma affinché questo sia possibile:

  • il distacco non deve provocare problemi sostanziali al funzionamento dell’impianto,
  • non devono esserci aumenti nelle spese degli altri in condomini.

Inoltre, il distaccante deve partecipare alle spese di manutenzione dell’impianto centralizzato in proporzione all’uso che ne fa.

 

Scegliere un’abitazione significa anche valutare, in base alle proprie esigenze, se preferire un impianto di riscaldamento e raffrescamento autonomo o centralizzato. Ad esempio, nei nostri appartamenti in vendita, tutte le abitazioni sono indipendenti e autonome, con classe energetica A4, ad elevato confort interno sia in inverno che in estate e risparmio energetico, grazie all’impianto da energia sostenibile.

Condividi questo articolo:

Share on facebook
Share on google
Share on twitter
Share on linkedin