vivere una casa passiva

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Vivere una casa passiva è l’unico modo per capire che si è fatto la scelta più giusta, descrivere questo concetto è molto più difficile di quanto si pensi. Prima di entrare nel merito di una casa passiva voglio precisare che se un professionista o un’impresa edile intraprendono un percorso di formazione sul tema delle case passive puoi esserne certo della loro passione per il settore.

Si passione, perché dietro al percorso di formazione c’è un’impegno ed una professionalità che pochi hanno.

In questo blog abbiamo sempre parlato delle case passive e anche dei vantaggi correlati, e continuo a trovare incredibili i risultati che si possono ottenere seguendo alcuni principi base.

Tra i tanti certificati per edifici uno dei più interessanti è il certificato Passivhaus.

“Con la casa Passivhaus si vive bene e si risparmia. Si raggiungono elevati livelli di comfort con costi contenuti di gestione”. 

Questa la frase impressa sul vademecum realizzato da ZEPHIR istituto di ricerca e consulenza, un obbiettivo al quanto interessante.

Il settore delle costruzioni edili negli ultimi anni sta affrontando una crisi senza precedenti provocando la chiusura di molte piccole e macro imprese del settore che avevano investito su immobili nuovi ma che ad oggi sono obsoleti.

Personalmente questa crisi nel settore delle case, la vedo come un’opportunità di investimento culturale, innovazione e tecnologico; investire sul efficienza energetica entrando sul mercato con una forza nuova e che solo chi ha passione riesce a sopravvivere.

Vivere una casa passiva: il settore delle costruzioni

La diffusione, nel settore delle costruzioni edili, di concetti come Passivhaus, CasaClima e tantissimi altri standard costruttivi caratterizzati da un’impronta sostenibile, assieme alla sempre maggiore accessibilità di informazioni da parte dei committenti, ha fatto sì che in fase di investimento si punti preferibilmente ad acquistare immobili dall’elevata efficienza energetica piuttosto che nuove costruzioni che diventeranno presto invendibili.

Sia A Treviso che nel resto d’Italia le imprese edili che hanno investito sull’efficienza energetica e sul comfort abitativo, si sono trovate con una conoscenza senza precedenti, entrando di fatto in un mercato diverso; trovandosi di fatto con una clientela che cerca principalmente una professionalità che non si trova facilmente.

Quando mi confronto con i clienti che vogliono costruirsi casa, trovo sempre difficile spiegare  l’efficientamento energetico e delle volte penso di non esserci nemmeno riuscito.

Il concetto di base di una casa passiva,tralasciando tutta la parte dell’impatto ambientale delle costruzioni edili e del comfort; sta nel semplice fatto dell’esborso iniziale è molto minore del risparmio futuro.

Vivere una casa passiva: una possibile norma

Noi Italiani non ci facciamo mai mancare niente, e guai se manca la normativa che ci spiega anche le più semplici delle “faccende” ((mi chiedo se c’è una normativa che regola un sistema per stirare o lavare i piatti di casa 🙂 scusate l’ironia)), e non poteva mancare una normativa che ci indicasse la strada per arrivare alla casa passiva.

L’approccio corretto è quello delineato nella norma UNI EN 15459, che illustra l’analisi LCC (= life cycle cost, ovvero analisi dei costi sul ciclo di vita) per tener conto sia dell’investimento iniziale, annualizzato sul periodo di analisi, che dei costi energetici residui a fronte dell’intervento di efficientamento energetico.

Il concetto di casa passiva è molto semplice ed intuitivo: non-consumo per una società più equa, riducendo l’impatto socio-sanitario e massimizzando la produttività. Meno impianti più isolamente e più apporti gratuiti.

Il pensiero del  Prof. Dr. Wolfgang Feist ideatore del concetto Passivhaus e docente di fisica edile all’università di Innsbruck, sul tema delle case passive:

 l’essenza per la realizzazione di edifici caratterizzati dall’efficienza energetica elevata, dimostrando come sia possibile migliorare il comfort abitativo e la durabilità degli edifici

Vivere una casa passiva: il principio

Non so cosa prova la gente quando vede una casa passiva (probabilmente niente), ma so cosa provo io quando vedo una costruzione certificata Passivhaus; stupore per un sistema costruttivo che funzione e porta un notevole vantaggio ed ancora non si discute sulla fattibilità di raggiungere certe prestazioni.

Quando invece vedo nascere un progetto con il concetto della casa passiva e lo seguo dall’inizio alla fine provo una bellissima sensazione di “benessere”, aver creato qualcosa che è in armonia con il mondo e l’ambiente… non ha parole bisogna provarlo…

Di esempi ne troviamo tanti, anche di persone normali è il caso Mario Orlando con il suo edificio  monofamiliare di Barga; che ha dimostrato che costruire una casa secondo gli standard Passivhaus  rispettando allo stesso tempo le tecnologie costruttive locali e i canoni estetici che più lo rappresentavano.

Incredibile ma vero ma il vero investimento economico è stato sull’involucro dell edificio :-), il particolare costruttivo che sul tempo ha meno bisogno di manutenzione; e si l’involucro delle costruzione molte volte viene trascurato per la parte economica iniziale.

Non posso far notare , con una semplice prova, è stato dimostrato che basta poco per scaldare una casa passiva; con una temperatura esterna di 3 gradi, con il solo utilizzo di piccole stufe, la temperatura interna registrata era di 17 gradi.

Vivere una casa passiva: costruirla

Possiamo raccontarci tante cose su come costruire una casa passiva e quando ho occasione il tempo non basta mai per spiegare l’importanza del particolare costruttivo. Non esiste un solo metodo per costruire una casa passiva ma l’aspetto fondamentale e indispensabile per costruire una casa passiva è la professionalità e le competenze dei vari attori (professionisti, imprese edili, ecc, risparmiare su questo vuol dire avere un pessimo risultato finale).

Un bel esempio di come costruire casa è stato descritto nell’articolo: Un esempio di casa passiva , il titolo fa già capire di cosa tratta. Un’altro esempio di come si può costruire una casa passiva, e lo troviamo nel comune Oltre il Colle (BG). Guardando da fuori la casa nemmeno diresti che è una casa passiva.

E il nel futuro, cosa ci aspetta nel mondo delle costruzioni edili? Già ora intravediamo l’ombra delle case attive. Anche in questa nuova evoluzione troviamo qualche bel esempio. Nell’articolo: Casa attiva o passiva descrivo un bellissimo esempio dei risultati che si possono ottenere, anche in una situazione iniziale non cosi facile.

Vivere una casa passiva: qualche link

Sperando di fare un gesto utile, qui sotto vi lascio due link sempre aggiornato. Il primo link vi mostra tutti gli articoli che parlano di efficienza energetica degli edifici.

Il secondo link vi mostra tutti gli articoli che parlano delle case passive.

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un Impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia ecc, dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

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