ristrutturazione tetto e la norma 2° parte

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Siamo qui a parlare di ristrutturazione tetto e la norma uni 11470, molti pensano che la normativa sia solo un modo per limitare le imprese a realizzare opere poco costose.

Molte volte la normativa ha dei fondamenti a livello pratico, dopo attente ricerche mettono per iscritto il modo migliore per realizzare un opera. Quindi molte normative si basano su ricerche e forse se la normativa, prima di spiegare il motivo di tale regole spiegasse il problema che va  a risolvere forse sarebbe ben più accettata e applicata.

È il caso della normativa uni 11470, che tratta le membrane e le definisce.

Ma prima facciamo un piacevole passo indietro fino all’articolo: ristrutturazione tetto 1 parte  dove introduco la normativa.

È servita una norma Uni per spiegare come posare una membrana ed evitare i problemi di condensa che potrebbe danneggiarmi la copertura.

Uscita una prima norma 11470 – 2013, sostituita dalla 11470 – 2015,  la norma definisce le modalità applicative degli schermi e le membrane traspiranti sintetiche (secondo la UNI EN 13859-1 e la UNI EN 13984) e il loro utilizzo su copertura a falda, su supporti continui o discontinui o a contatto diretto con isolante termico.

Essa precisa le specifiche di prodotto minime che devono essere garantite, le relative prove di controllo e definisce le regole comuni di installazione e posa in opera.

tetto e la norma, l’uso di smt

Ma per quale motivo l’uso degli schermi e delle membrane traspiranti (smt) è cosi importante?  Molti sono i fattori che rendono la normativa 11470 cosi importante per le costruzioni edili, vediamone alcune:

Le membrane sono una barriera efficace che scherma il calore e mette al riparo dall’umidità, fondamentale inoltre per mantenere costante il “clima nei sottotetti destinati ad abitazione, perche sia l’isolamento termico sia la struttura del tetto devono essere protette del tutto dall’umidità.

Nelle nostre case possiamo inserire dei freni al vapore o delle barriere al vapore che applicata nella maniera corretta può essere un ottimo regolatore d’umidità, diminuendo la possibilita di condensa nel manto isolante del tetto.

Le membrane sono uno schermo all’aria che bloccano i flussi d’aria passanti attraverso i sistemi costruttivi, proteggono contro le perdite di calore e l’infiltrazione dell’ aria fredda dall’esterno oltre che dall’umidità veicolata dall’aria.

All’esterno una membrana impermeabile e traspirabile impedisce invece che, nell’eventualità di perdite o rotture della copertura, la pioggia neve e aria penetrino a livello dell’isolamento.

Nei tetti ventilati la camera di ventilazione assicurano l’espulsione del sistema tetto del vapore acqueo rilasciato dalle membrane impermeabili e traspiranti, impedendo così che si formi della condensa a livello tetto, evitando di danneggiare la struttura.

La camera di ventilazione vera e propria, che si trova al di sotto della membrana traspirante esterna, consente di espellere eventuali infiltrazioni di umidità generatasi all’interno del sistema tetto e provenienti dall’abitazione.

La camera di micro-ventilazione sottotegola, creata dal sistema listello contro listello è posto tra il manto di copertura e la membrana traspirante e impermeabile, garantisce l’aerazione della parte inferiore delle tegole oltre alla fuoriuscita del vapore acqueo rilasciato dalle membrana traspirante e impermeabile sottostante.

Nel tetto ad alta traspirabilità di ventilazione interna può anche non essere prevista in quanto gli scambi di umidità presente avvengano direttamente attraverso la membrana impermeabile a ad alta traspirabilità poste sopra e a diretto contatto dell’isolamento termico.

tetto e la norma: il vapore

La legge della fisica insegna che l’aria calda può contenere più vapore acqueo dell’aria freddo, questo principio dobbiamo tenerlo sempre in considerazione.

Se nel periodo invernale l’aria calda interna della casa trasmigra verso l’esterno, abbassando cosi la sua temperatura, l’acqua in eccesso si condensa; causando possibili problemi di muffe o degrado della struttura.

Come dimostrato da varie ricerche, la quantità di vapore acqueo generato può facilmente raggiungere valori multipli del quantitativo smaltito per evaporazione. In caso di assenza di protezione dell’isolamento termico dell’interno del tetto, ad esempio con schermi freno vapore o barriera al vapore, neppure un elevata permeabilità al vapore acqueo del sistema costruttivo adottati potrebbero essere in grado di garantire una sufficiente smaltimento di tali quantità di umidità.

Inoltre rilevazioni effettuate su coperture tradizionali hanno spesso evidenziato caratteristiche di scarsa ermeticità.

Ma cosa quanta condensa si può formare con un errata permeabilità?

L’edilizia è diventata una vera e propria scienza dei numeri, dobbiamo quantificare tutto con i numeri per capire il danno che possiamo andare a creare per una mancata professionalità delle maestranze.

Se si considera che la lunghezza totale dei giunti del tetto di un abitazione, che è nettamente superiore a quello complessivo delle finestre della costruzione edile presa in esame, risulta evidente l’importanza di rendere ermetico un tetto al fine del benessere interno e del risparmio energetico della casa.

Per rendere l’dea del danno che possiamo provocare con una membrana posata male nel tetto della casa, basta considerare che 1 mm di giunto in lunghezza per un metro di lunghezza possono causare una quantità di condensa pari a 30 g/h; circa un bicchierino da caffè ogni ora versato nell’isolamento, vi lascio immaginare i danni che può provocare.

A questo punto non possiamo lasciare nulla al caso e dobbiamo anche conoscere il dato che ci aiuta nel decidere le membrane da usare nelle nostre costruzioni edili, sto parlando della traspirabilità trattato nell’articolo: Traspirabilità un dato semplice da capire

tetto e la norma: la soluzione

Le varie associazioni e le imprese edili in primis dovrebbero studiare la normativa e, cosa ancora più difficile, capire le motivazioni che ha portato alla normativa di riferimento.

È il caso della normativa uni 9460:2008 che a mio avviso pone un importante dato per la progettazione del tetto delle case.

Nei tetti ventilati il vapore acqueo che si forma deve essere evacuato  attraverso la camera di ventilazione.

Utilizzando un isolamento  termico conforme alle normative tecniche di legge, una camera di aerazione di 5,5 di spessore, posta tra il tavolato esterno e la coibentazione abbinato agli schermi e membrane traspiranti, risulta sufficiente per lo smaltimento del vapore acqueo prodotto.

tetto e la norma: qualche link

Qui sotto ti lascio il link sempre aggiornato con tutti gli articoli sul tema tetti, in particolar modo ti consiglio di guardare gli articoli che parlano delle coperture a verde in quanto possono essere una valida soluzione per migliorare l’ambiente che ci circonda.

Qui sotto il link sempre aggiornato con tutti gli articoli sul tema tetti (tetti classici e tetti verdi).

In alternativa ti lascio il link sempre aggiornato con tema più specifico sui tetti verdi.

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un Impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia ecc, dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

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