La calce è uno dei materiali più usati in edilizia ma non viene apprezzata a pieno e poche persone conoscono la sua grande utilità in quanto a giorno d’oggi si utilizza prevalentemente composti chimici. In questo articolo cercherò di ridare alla calce quella dignità che ha perso nel tempo.

Un pò di storia

Già i Romani ed i Fenici prima avevano imparato ad usare la calce come materiale da costruzione, mescolata con la sabbia a formare la malta..
Inizialmente adoperata nella forma di calce aerea (che indurisce solo se a contatto con aria) venne successivamente mischiata con pezzi di argilla cotta (vasellame, mattoni ecc. il cocciopesto) oppure a pozzolana, una sabbia ricca di silice, che ne alterano le caratteristiche di resistenza, impermeabilità e soprattutto ne consentono la presa anche in ambienti non a contatto con aria (tipicamente sott’acqua). Il cocciopesto e il tadelakt che sono a base di calce sono estremamente indicati per impermeabilizzare cisterne o vasche, come lo provano le cisterne o gli acquedotti romani.

    L’Acquedotto Romano di Sant’ Egidio è un impianto classico di acquedotto romano che si trova a Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno

Nascevano così le malte idrauliche, sebbene a base di calce aerea.
In tempi moderni, gli ingegneri francesi della scuola di Ponts et Chaussées nel 1750 iniziavano a costruire le fondazioni dei ponti mescolando al cemento quella stessa calce idraulica che sarà studiata dall’inglese John Smeaton. Alcune marne calcaree contengono al loro interno impurità argillose o silicee; da questi minerali si può ottenere la calce idraulica naturale in quanto contiene già le caratteristiche di idraulicità senza l’aggiunta di parti esterne.
Qui sotto un immagine che fa capire più di 1000 parole il ciclo della calce.
Attualmente la calce viene regolamentata dalla UNI EN 459-1:2010, che si applica alle calci utilizzate come leganti per la preparazione di malte e per la produzione di altri prodotti da costruzione, dal giugno 2012 sostituisce la vecchia norma (UNI EN 459-1:2002) e diviene obbligatoria. Il rischio di tale norma risiede nella possibilità di additivare la calce idrata in polvere dandole delle caratteristiche nuove a basso costo di produzione e spacciandole come un materiale naturale.
Per eventuali chiarimenti sulla norma UNI EN 459-1:2010 vi rimandiamo all’articolo :

 

Calci Idrauliche Formulate.
Nuove opportunità o nuove minacce?

 

Ma realmente cosa serve la calce

La calce può avere molti usi, tra qui: impermeabilizare, avere resistenza a compressione, finiture di pregio (cocciopesto e tadelakt), usata nella depurazione per rimuovere i fosfati e altre impurità (flocculante), per desolforizzare i gas di scarico, per la neutralizzazione e l’assorbimento di inquinanti, ecc.

La natura è bellissima ci fornisce già tutte le soluzioni ai vari problemi, e nonostante questo continuiamo a deturparla per una questione d’affari.

servizi come impresa edile

Noi come impresa edile usiamo tutti i giorni la calce per i nostri lavori ma cerchiamo pure ti offrire al nostro cliente altri materiali ancora più naturali. Ci teniamo sempre aggiornati sulle necessità tue e della tua famiglia per darti il comfort abitativo più adatto a te.

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