inquinamento acustico e il riposo; il riposo è una delle cose più importanti per il nostro

inquinamento acustico e il riposo

Nel settore delle costruzioni edili si è molto parlato di inquinamento acustico e anche in questo blog mi sono risparmiato a parlare di tutte le sfaccettature sull’inquinamento acustico e più precisamente su un tema molto importante come quello del riposo.

Già nell’articolo Il riposo di un edificio silenzioso tratto il tema del riposo e le sue implicazioni con un inquinamento acustico.

In questo articolo voglio approfondire questo importante tema che in una nuova costruzione edile deve essere sempre considerato per avere un ambiente sano e confortevole.

inquinamento acustico e il riposo un ripasso veloce

Il cervello cerca attivamente l’informazione e l’atto della percezione non è la semplice riproduzione di uno stimolo in arrivo, ma un modo con cui il cervello si accresce, si organizza e prende contatto con l’ambiente per modificarlo, a proprio vantaggio.

Il sistema libico (coinvolta negli stati emotivi e nei processi di memoria), nel tempo di una frazione di secondo, orienta l’individuo a cercare, attivando prima i sistemi motori e poi tutti i sistemi sensoriali affinché rispondano alle nuove informazioni in arrivo. (freeman 1998)

Questo breve nota di fisiologia della percezione sostiene l’ipotesi dell’azione del rumore come stressor: il rumore determina Arousal.

inquinamento acustico e il riposo andiamo avanti

La cospicua letteratura su rumore e sonno sottolinea l’esistenza di una grande variabilità nella sensibilità ai suoni che si aggiunge al significato e alla rilevanza con qual suono  ha per il soggetto stesso.

C’è molto di vero nella credenza popolare secondo cui la madre si sveglia al più lieve lamento del neonato, ma non per un forte temporale.

A sostegno di ciò, l’alfa dell’elettroencefalogramma reagisce tipo di rumore non alla sua intensità, e la sua correlazione con un aumento della pressione sanguigna fa ipotizzare l’esistenza di un’attività di valutazione del significato del rumore percepito.

Non sempre l’interruzione del sonno viene ricordata al mattino successivo, ma lascia comunque, al risveglio, un senso di scarso ristoro.

Gli effetti immediati vengono monitorati con appositi macchinari, mentre gli effetti a lungo termine sul sistema immunitario, sono di difficile rilevanza sia per la numerosità del campione necessario, sia per i costi che comporta.

inquinamento acustico e il riposo, le fasi del sonno

Prima di fare un accenno al disturbo del sonno voglio spiegare le fasi del sonno.

Nel sonno ci sono 4 fasi chiamate nrem e una fase chiamata rem.

Le quattro fasi sono le seguenti:

  • Stadio 1 (addormentamento)
  • Stadio 2 (sonno leggero)
  • Stadio 3 (sonno profondo)
  • Stadio 4 (sonno molto profondo)

Ogni stadio può durare da 5 a 10 minuti. Un ciclo di sonno completo è caratterizzato dalla progressione dallo stadio 1 allo stadio 4 prima di arrivare allo stadio REM, per poi ricominciare nuovamente.

L’adulto passa sempre dallo stato di veglia alla fase NREM e poi al sonno REM. In condizioni normali, il passaggio dalla veglia al sonno NREM necessita di pochi minuti, con la comparsa iniziale degli stadi più leggeri del sonno (1° e 2°), per poi arrivare a quelli più profondi (3° e 4°); dopo circa 90 minuti si arriva al primo episodio di sonno REM, per poi riprendere ciclicamente con gli altri stadi.

Mentre nella prima parte della notte prevalgono gli stadi 3 e 4 di sonno profondo, nella fase più vicina al mattino si ha la prevalenza degli stadi di sonno leggero e del sonno REM.

Solitamente, la fase REM si verifica 90 minuti dopo l’inizio del sonno. Il primo periodo REM dura tipicamente 10 minuti, mentre l’ultimo può durare anche un’ora.

Nelle persone con disturbi del sonno, durante la fase REM il battito cardiaco e la respirazione accelerano e diventano irregolari. La polisonnografia mostra come le onde cerebrali nella fase REM siano molto simili a quelle che si hanno in uno stato di veglia.

inquinamento acustico e il riposo, la ricerca

Per studiare gli effetti del rumore sul sonno sono prese in considerazione variabili come il numero di movimenti e di risvegli evidenziabili a livello comportamentale e l’aumento di variazioni nella durata e profondità delle diverse fasi del sonno con eeg (elettroencefalogramma).

I dati concordano su un aumento del numero di risvegli, sul prolungamento delle fasi si sonno leggero (fase uno e fase due) e sulla riduzione della fase tre, sulla fase quattro e sulla fase rem.

Con un livello sonoro equivalente di 45-5o dB(A) sono già evidenti variazioni del tracciato EEG per circa il 50 % dei soggetti esposti.

inquinamento acustico e il riposo le conseguenze

Ma la caratteristica peculiare d’alterazione EEG durante il sonno, a seguito di rumore è la comparsa del “tracciato alternante” durante il sonno (non rem) che mette in evidenza a segmenti alterni, morfologicamente diversi per frequenza e ampiezza, la durata e il cambiamento delle fasi di sonno.

Il giorno seguente a una notte disturbata dal rumore possono manifestarsi effetti di deprivazione di sonno come caduta della vigilanza e momentanei accessi di sonno leggero, che aumenta il rischio di incidenti stradali e o infortuni sul lavoro.

A lungo termine, una deprivazione cronica di sonno si riflette in alterazioni dell’attenzione, della concentrazione, della memoria; nell’allungamento dei tempi di decisione; in apatia, irritabilità, parola disartrica, tremori posturali e atassia.

 

inquinamento acustico e il riposo i danni più gravi

La disartria  è un disturbo motorio del linguaggio che deriva da una lesione di tipo neurologico che coinvolge la componente motoria del linguaggio ed è caratterizzata da una scarsa capacità di articolazione dei fonemi.

L’apatia è una riduzione dei comportamenti finalizzati, dovuto ad un problema di espressione della motivazione. Si distingue dalla depressione in quanto il paziente apatico non prova disagio per la sua condizione, mentre la depressione si correla spesso con stati ansiosi e provoca un tono negativo dell’umore ed assenza di piacere (anedonia) che può arrivare fino al desiderio di morire.

Il tremore essenziale è uno dei più comuni disordini del movimento e colpisce tra lo 0,5 al 5-6% della popolazione al di sopra dei 40 anni, ma può manifestarsi più raramente anche in età giovanile o perfino nell’adolescenza e nell’infanzia. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età, senza prevalenza di sesso, arrivando nel 15% nelle persone sopra i 65 anni (tremore essenziale senile). Si manifesta principalmente come tremore cinetico e posturale.

L’atassia è un disturbo consistente nella progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi rende difficoltosa l’esecuzione di alcuni movimenti volontari.

inquinamento acustico e il riposo: vantaggi

Il sonno è un elemento fondamentale per l’essere umano, come alimentarsi e respirare; rappresenta circa un terzo della vita di ciascuno. I compiti assolti dal sonno sono numerosi, i principali includono:

  • il mantenimento del metabolismo del cervello
  • il bilanciamento del metabolismo del glucosio
  • la produzione di un maggior numero di anticorpi rispetto allo stato di veglia
  • l’eliminazione più efficace delle tossine rispetto allo stato di veglia
  • il riposo del sistema cardiovascolare
  • il consolidamento e il rafforzamento della memoria (particolarmente nella fase REM)

Infine qui sotto ti lascio il link sempre aggiornato con tutti gli articoli che trattano il tema dell’acustica:

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia ecc dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

Un preventivo di un’impresa edile di Treviso

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