Inquinamento acustico, gli effetti

Dai nuovi asfalti alle etichette per le auto, dagli alberi alle auto ibride, ecco i nuovi approcci per ridurre l’inquinamento acustico, anche le nuove costruzioni edili sono sottoposti a rigidi regolamenti. Le imprese edili devono essere sempre più professionali e consapevoli di un settore tanto complesso perché dall’altra parte gli effetti sulla salute sono molteplici.

 

Quante sono le persone che giornalmente si trovano ad affrontare problemi relativi alle loro abitazioni,da costruire, ristrutturare, restaurare o semplicemente da apportare modifiche modeste di ordinaria manutenzione; non sanno nulla dell’edilizia e non riescono neppure a formulare, nel loro interesse, le domande più semplici, o addirittura discutere prodotti o soluzioni alternative, nel complesso settore dell’acustica è fondamentale un impresa edile che sappia i principi fondamentali del rumore.

N.B. a fine articolo, tra i vari collegamenti che possono interessarti sul tema di questo articolo, c’è il collegamento: Il mondo dell’acustica che ti mostrerà tutti gli articoli inerenti a questo tema.

Gli effetti

Il rumore può provocare vari effetti dipendenti dal tipo (pressione, frequenza), dalla durata e dal periodo di esposizione ma anche dalla particolare suscettibilità della popolazione esposta.
In particolare i bambini appaiono una categoria a maggior rischio, soprattutto nella fase dell’acquisizione del linguaggio, insieme ai ciechi, agli affetti da patologie acustiche e ai pazienti ricoverati negli ospedali.

Le reazioni al rumore non dipendono però solo dalla tipologia ma anche dalle condizioni nelle quali il rumore si produce. Così, un rumore improvviso è più disturbante perché percepito come un allarme (una porta che sbatte, un vetro che si rompe), mentre un rumore continuo e stazionario è meglio tollerato (il frigorifero, la TV in sottofondo), un rumore giudicato “necessario” è meglio tollerato di uno considerato inutile; un rumore prodotto in un contesto di quiete è più disturbante (sgocciolamento da un rubinetto di notte).

 

I veri problemi

La risposta di ciascun individuo è poi, specie ai livelli di inquinamento urbano, grandemente influenzata da fattori legati sia a determinate caratteristiche del soggetto che sente il rumore e sia a fattori circostanziali,  cioè dipendenti dalle occasioni di esposizione, e spiega perché le persone possono avere diverse reazioni allo stesso rumore. L’abitudine ad un certo tipo di rumore può portare ad una maggiore sopportazione del rumore stesso ma non evita comunque a chi lo subisce i danni fisiologici conseguenti.

I principali effetti uditivi ed extrauditivi dell’esposizione al rumore sono i seguenti (fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente):
– fastidio
– interferenza con la comunicazione vocale;
– disturbi del sonno (risvegli e incapacità di riaddormentarsi);
– effetti sulla produttività e sulla performance;
– effetti sul comportamento sociale e residenziale (letture, apertura finestre);
– effetti psicopatologici (complesso da stress, ipertensione, malattie ischemiche cardiache, aggressività);
effetti sulla salute mentale (ricoveri ospedalieri);
– relazione dose – effetto per effetti combinati (ad es. fastidio + disturbi del sonno + ipertensione);
– effetti su gruppi più vulnerabili (bambini, persone con disturbi uditivi);
– disfunzioni uditive indotte da rumore, prevalentemente per esposizioni professionali (tinnito, innalzamento soglia uditiva, sordità, fischi).

Come reagisce l’organismo

Gli effetti uditivi vanno ad incidere negativamente a carico dell’organo dell’udito provocando all’inizio fischi e ronzii alle orecchie con una iniziale transitoria riduzione della capacità uditiva e successiva sordità che in genere è bilaterale e simmetrica.

Il rumore agisce sull’orecchio umano causando secondo la natura, la durata e l’intensità della stimolazione sonora gradi diversi di danno:
– sordità temporanea e recupero della sensibilità dopo riposo notturno in ambiente silenzioso;
– stato di fatica con persistenza della riduzione della sensibilità e disturbi nell’udibilità della voce di conversazione per circa 10 giorni;
– sordità da trauma acustico cronico con riduzione dell’intelligibilità del 50%.

Il danno specifico più grave all’organo dell’udito è rappresentato dalla sordità. La perdita dell’udito è un danno permanente (le cellule danneggiate non possono riprodursi) ed è un evento che si verifica in genere in seguito ad esposizione a livelli molto elevati di rumore, per periodi prolungati dell’ordine di anni. Generalmente si possono raggiungere tali livelli di rumore solamente in ambienti lavorativi, più rara è la perdita dell’udito a causa di eventi occasionali (esplosioni, traumi, ecc … ).

 

La sensibilità al rumore ha comunque una spiccata variabilità individuale: mentre alcuni individui sono in grado di tollerare alti livelli di rumore per lunghi periodi, altri nello stesso ambiente vanno rapidamente incontro ad una diminuzione della sensibilità uditiva (ipoacusia).

Non esiste una cura per l’ipoacusia da rumore e, considerata la non facile applicazione delle protesi, l’unico rimedio è rappresentato dalla prevenzione.
Pur tenendo conto della variabilità individuale, esistono livelli di rumore che possono essere ritenuti sicuri, generalmente nei soggetti esposti a livelli inferiori a 75 db(A) non compaiono disturbi all’udito. Possono verificarsi i primi danni solo a seguito di un’esposizione a 75 db(A) per 8 ore al giorno per 40 anni.
Nel cervello il sistema uditivo è in stretta connessione con il sistema libico coinvolto nel controllo degli aspetti emotivi della vita di relazione e delle reazioni automatiche di difesa del sistema neurovegetativo.

 

Il rumore è un noto fattore di stress esso determina, come gli altri fattori di stress, una serie di reazioni di difesa (modificazioni dei ritmo dei respiro e accelerazione della frequenza cardiaca) e se lo stimolo permane a lungo o se le capacità di difesa dell’organismo vengono meno, possono verificarsi vere e proprie malattie psicosomatiche: disturbi all’apparato cardiovascolare (aumento della pressione e dei battito cardiaco), gastroenterico (aumento della secrezione acida dello stomaco, aumento della motilità intestinale), respiratorio (aumento della frequenza respiratoria) e dei sistema nervoso centrale. Tali disturbi vengono indicati come effetti extrauditivi del rumore proprio perché interessano altri apparati dell’organismo.

A seconda della reattività dei singoli soggetti gli effetti si possono manifestare già per livelli di rumore inferiori ai 70 db(A), tuttavia possono comparire anche a seguito di stimolazioni molto lievi. Considerando che i livelli di rumore urbano generalmente sono compresi tra i 40 e gli 80 db(A) è comprensibile la rilevanza di insorgenza di effetti extrauditivi nell’ambito della popolazione.

Il rumore può modificare anche la qualità della vita influenzando il comportamento sociale e lo sviluppo cognitivo. Nel 1997 studi condotti in zone circostanti l’Aeroporto di Monaco di Baviera hanno rilevato che i bambini esposti al rumore degli aeroplani in fase di decollo o atterraggio mostravano capacità di apprendimento inferiori rispetto a bambini lontani dall’area in studio. Il rumore di fondo eccessivo determinava nei bambini l’ignorare il tono di voce umano e interferiva con l’acquisizione del linguaggio, inoltre i genitori e gli insegnanti erano meno inclini a parlare o leggere.

A causa della difficoltà nella raccolta di informazioni esaustive sulla tipologia delle esposizioni e sulla suscettibilità individuale al rumore, specie per gli esposti negli ambienti di vita, è particolarmente difficile proporre tabelle dosimetriche per la valutazione degli effetti sulla salute.

Se vuoi saperne di più

Se vuoi vedere tutti gli articoli sull’acustica, i sue effetti sulla salute o i benefici di una costruzione edile con i migliori sistemi d’isolamento, qui il collegamento, sempre aggiornato, con tutti gli articoli che riguardano l’acustica

 

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un Impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia… dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

Il blog di un’impresa edile di Treviso

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