il calcestruzzo nell’edilizia l’inizio del restauro

calcestruzzo nell’edilizia la svolta

Il calcestruzzo nell’edilizia ha segnato una svolta epocale e studiare la storia dell’edilizia è un modo per migliorare.

L’invenzione del cemento armato, negli anni a cavallo del secolo costituisce la vera trasformazione rivoluzionaria che cambierà l’immagine delle città.

La centralità delle arti applicate e l’apparire di nuovi sistemi produttivi aveva dato avvio a una vicenda che partita in Gran Bretagna, si era poi radicata in Germania, per trovare infine proprio in Francia gli strumenti della sua più diffusa applicazione.

Cosi il cemento, che era nato industrialmente in Inghilterra prendendo il nome dal colore della pietra di Portland, si diffonderà poi nel mondo soprattutto con i brevetti francesi di Francois Hennebique e per le opere dei fratelli Perret.

D’allora in poi, l’architettura del nuovo secolo non potrà più prescindere dalla storia del cemento armato, dalla novità delle sue immagine fisica che finirà per determinare il linguaggio e la poetica stessa dell’architettura del novecento.

Le vicende del movimento moderno corrono, infatti, parallele all’evoluzione tecnica del cemento armato. Sulla modernità di questo nuovo materiale si fonda la continuità di un’immagine che attraversa l’intero secolo, partendo dall’esperienza e dagli sperimentalismi dei Pionieri del movimento moderno, alle grandi opere dei brutalismi inglesi e americani del secolo dopo guerra.

Possiamo certamente affermare che tutte le più significative realizzazioni architettoniche del novecento sono state segnate dalla centralità espressiva e tecnica del nuovo materiale.

calcestruzzo nell’edilizia in Italia

L’avanguardia architettonica italiana non ne rimase estranea, dagli architetti futuristi.

I nuovi ritmi plastici e le nuove forme che in Francia e in Germania avevano contribuito alla nascita della poetica modernista, entreranno in modo determinante anche nel linguaggio del nucleo più significativo dell’avanguardie architettonica Italiana: di quel razionalismo lombardo costituito da architetti e ingegneri appena usciti dalla scuola di ingegneria civile dei politecnici dove l’insegnamento delle tecnica del cemento armato, iniziato ad opera di insegnanti come Arturo Danusso e Luigi Santarella, solo per citarne due, aveva cominciato a dare i suoi frutti nella formazione di una nuova generazione di ingegneri e architetti sempre più dedicati allo studio e alla ricerca teorica e scientifica sulle applicazioni del cemento armato.

calcestruzzo nell’edilizia e la guerra

Fin dagli anni precedenti al gran conflitto mondiale Danusso aveva infatti, sviluppato sul campo gli studi sul cemento armato, prima con la sua partecipazione agli interventi di ricostruzione della città di Messina, distrutta dal terremoto del 1908, e poi con il suo contributo nella elaborazione del progetto per il ponte del risorgimento a Roma, nel periodo in cui lavorava all’impresa di costruzione Porcheddu che stava realizzando l’opera progettata da Francois Hennebique.

Era stato proprio l’innovazione tecnologica della struttura del ponte romano sul Tevere ad accendere gli entusiasmi e le polemiche degli ingegneri e degli architetti italiani per il carattere di azzardo formale e costruttivo del ponte.

Fu propri questo ponte forse e progetti simili, poco ben accetti per la loro snellezza e facilita nel costruirli che animo parecchi dibatti ma nell’opposto si iniziarono a prefigurare una progettazione più intraprendente, con forme che prima, con la tecnologia del tempo, non sarebbero state realizzate. Cosi molti ingegneri hanno iniziato a fantasticare su dei grandi progetti costruttivi.

calcestruzzo nell’edilizia e le spaccature

L’innovazione del cemento ha creato due vere spaccature all’interno della categoria dei professionisti e certe affermazioni sottolineano la grande distanza di opinioni. Due affermazioni mi sono rimaste impresse: Antonio Sant’Elia definiva la nuova arte come: “larchitettura del calcolo dell’audacia temeraria e della semplicità, l’architettura del cemento armato…” ; Arturo Danusso recensiva con entusiasmo la grande cupola di Breslavia e affermava: “il cemento armato è matrice dello spirito”.

Attraverso tutte queste opere e scritti di grandi architetti del tempo che la tecnica del cemento armato diventa il linguaggio della modernità, un immagine di poesia, precisione e sicurezza.

I vari valori che all’epoca distinguevano il cemento armato nell’edilizia, plasticità ed estetica che definirono i valori dell’architettura moderna.

Tra i tanto maestri del cemento armato ne voglio ricordare principalmente due: F.L. Wright e il nostro Carlo Scarpa. Come per l’acciaio, che all’inizio veniva nascosto timidamente con strutture classiche, anche il cemento armato veniva nascosto, ma con i grandi maestri si mostro tutta la sua forza e bellezza. Se consideriamo la situazione storica possiamo affermare che il cemento armato si è mostrato per un breve periodo, ora è tornato ad essere nascosto da contropareti o intonaco, quasi vergognandosi di averlo usato.

Purtroppo con le normative antisismiche siamo quasi obbligati ad usarlo.

calcestruzzo nell’edilizia e il restauro

Con la fine del XX secolo, ma già negli ultimi due decenni, la poetica del cemento armato viene affiancata dall’uso di materiali più leggeri: la strada verso la leggerezza è certo legata al trasporto e all’inserimento di tecniche di una componentistica prefabbricata e predisposta in officina piuttosto che in cantiere.

Prendono spazio metodi di costruzione “a secco” dove il calcestruzzo armato viene contenuto in utilizzi marginali come massa inerziale e di completamento, spesso limitato alle fondazioni degli edifici e a limitati getti integrativi.

Con il tempo la ricerca scientifica ha messo a punto composizioni del conglomerato sempre più raffinate, ed ad alte e altissime prestazioni, migliorate enormemente rispetto a quelle di un tempo, sia dal punto di vista della resistenza come della esilità o della fluidità di getto o della duttilità del prodotto.

Ma al di la di questa competizione, ancora in atto di un’alternativa se sia più o meno efficace il calcestruzzo rispetto all’acciaio, c’è un fatto nuovo che emerge con forza negli anni ottanta del novecento e che ha fatto avanzare profondamente gli studi sul cemento armato e sulle messa a punto delle sue qualità e caratteristiche.

Negli ultimi due decenni del secolo ventesimo e in questo inizio del nuovo secolo è emerso la consapevolezza scientifica che il cemento armato, al pari di ogni altro oggetto o manufatto umano, presentava i segni inevitabili del suo ciclo di vita e quindi della necessità di una sua manutenzione.

Nel restauro dei monumenti della modernità richiedono interventi mirati e consapevoli, anche perché nel loro restauro non vada perduto la ricerca plastica di un’ideologia modernista che si era affidata forse troppo facilmente all’incorruttibilità di un materiale ritenuto tale.

Si apre così un periodo di ristrutturazione edilizia delle opere in cemento armato e come tutti i settori dell’edilizia anche questo deve essere eseguito con professionalità.

Questo è l’inizio di una serie di articoli sulla ristrutturazione del cemento, qui sotto trovi il link sempre aggiornato con tutti gli articoli che trattano il cemento armato.

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un Impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia ecc, dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

I contatti di un’impresa edile di Treviso

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