La facciata ventilata in edilizia

La facciata ventilata

Come impresa edile mi è sempre entusiasmato avere una facciata  ventilata negli edifici, risolverebbe molti problemi (non il costo purtroppo). Qualche tempo fa ho letto un articolo sulle facciata ventilate e voglio condividere con voi qualche riflessione.

Le facciate ventilate incontrano sempre di più favore presso: progettisti, committenti o imprese edili;  grazie alle loro durabilità, alla loro performance energetica e non per ultimo alla molteplicità di soluzioni formali che offrono.

Nei paese con climi rigidi come il Nord Europa, o nei paese delle regioni alpina, la presenza di rivestimenti di facciata è una caratteristica che si riscontra molto frequentemente nell’architettura tradizionale.

La facciata ventilata (o parete ventilata) è un particolare tipo di rivestimento perimetrale delle pareti che prevede l’applicazione a secco, sulla superficie esterna dell’edificio, di pannelli di opportuno spessore, non strettamente aderenti alla struttura. La facciata ventilata è caratterizzata essenzialmente dalla posizione dello strato di rivestimento esterno, che non aderisce alla parete di tamponamento ma ne risulta distanziato per formare un’intercapedine. In questo modo, si ottiene la circolazione naturale dell’aria nello spazio dell’intercapedine, per effetto del moto convettivo prodotto dalla presenza di aperture disposte alla base e alla sommità della facciata.

 

La facciata ventilata migliora il comfort abitativo e permette di contenere il dispendio energetico. L’isolamento in edilizia è uno degli elementi cardine per la realizzazione di edifici performanti. Un tipo particolare di isolamento esterno è rappresentato dalle facciate o pareti ventilate, un rivestimento perimetrale applicato alla facciata degli edifici che non combacia con questa ma crea un’intercapedine (da 2 a 20 cm) capace di veicolare il passaggio naturale dell’aria in ogni stagione.

Essendo l’acqua e il ghiaccio fra le principali cause di degrado degli edifici, la protezione delle strutture murarie da questi fenomeni mediante un elemento di rivestimento garantiva infatti una lunga durata nel tempo della costruzione. Il mantello protettivo poteva essere realizzato con molteplici materiali, dalle assi di legno alle lastre di cotto, dalle lamiere alle lastre in ardesia o altra pietra naturale, a seconda della disponibilità del materiale nell’area di prossimità.

 

Oggi questa tecnica tradizionale trova la sua riproposizione nella facciate ventilate. Una soluzione tecnologica che ben si adatta alle nuove costruzioni, ma anche al risanamento energetico dell’esistente per la possibilità che offre di nascondere eventuali irregolarità o di adattarsi anche a sottofondi con problemi di aderenza. In questo caso il miglioramento energetico si accompagna anche a nuove immagini dell’edificio, grazie alla molteplicità di materiali di rivestimento impiegabili.

 

Accanto ai materiali tradizionali il mercato offre oggi una vasta gamma di soluzioni innovative, che vanno dai pannelli compositi in fibra legnosa e resine termoindurenti ai pannelli in pietra ricomposta, dagli elementi in vetro serigrafato ai moduli fotovoltaici e molti altri ancora.

Le facciate ventilate rappresentano dunque un ottima alternativa ai sistemi a cappotto termico soprattutto per edifici particolarmente sollecitati o in presenza di condizioni climatiche particolarmente rigide. In combinazione con un adeguato spessore d’isolamento termico contribuiscono inoltre a ridurre il consumo energetico degli edifici minimizzando le dispersioni della facciata.

 

Il tema delle facciate ventilate è molto complesso e poco documentato. Nei prossimi articoli parleremo:

  • com’è costituita una facciata ventilata
  • tipo di rivestimento
  • punti di forza e criticità
  • durabilità e sostenibilità

 

Un esempio di edificio con facciata ventilata

Una delle cose più belle di un edificio da progettare, sono le facciate, particolare impegnativo ma importante in quanto da questo particolare dipende la reazione delle persone. La facciata più comune nel mercato Italiano è semplicemente un parete colorata magari con i parapetti delle terrazze di un colore diverso, molte delle volte delle stesso colore delle ringhiere di confine al piano terra. Il risultato di questa politica a reso la nostra edilizia monotona e semplicistica.

Lo scopo di una parete.

La parete di un edificio non devono essere sottovalutate, possono essere un mezzo efficace per i commercianti di farsi notare in una strada con pareti di edificio monotone, le persone che passeranno per quella strada noteranno subito il cambiamento di quella parete rispetto a tutte le altre, e se magari risulta anche piacevole da vedere si fermerà per qualche secondo chiedendosi che fanno dentro.
Quindi prima di decidere il colore della parete del tuo edifico, casa o negozio; prova a guardarti attorno, osserva le altre pareti, edifici, per cercare qualcosa che ti piacevole da guardare e magari unico nel suo genere.

Un esempio di parete intelligente.

Probabilmente il proprietario di questo negozio di mobili, situato a San Paolo in Brasile ha pensato in questa maniera, ricercando un stile unico che si facesse notare da tutti gli altri negozi della zona.
Sicuramente c’è riuscito in pieno a realizzare una facciata semplice moderna e bella da vedere, è riuscito a creare una parete talmente semplice ma totalmente diversa da tutte le altre che quando passi la noti immediatamente. Il rischi di creare qualcosa di nuovo e innovativo consiste nel essere etichettato a seconda della parete positivo o negativo, in poche parole vieni giudicato dalla copertina del libro.
A curare l’architettura del nuovo stabile è stato lo studio di design SuperLimão Studio, facendo un lavoro a dir poco eccezionale.

Descriviamo la bella parete.

Estar Móveis, con oltre 60 anni di esperienza, voleva, sin dall’inizio, adottare un nuovo approccio estetico e ha pensato bene di direzionarsi verso uno stile contemporaneo alquanto insolito, che ha visto la realizzazione di una struttura quadrata, rivestita con pannelli esagonali, che richiamano alla mente un vero e proprio “nido d’ape”.
Geometrico, tagliente, inquietante e molto moderno, sono queste le caratteristiche che definiscono nell’insieme questo meraviglioso ed anticonvenzionale “nido d’ape”.
Gioco alquanto sorprendente quello voluto tra gli esagoni opachi e quelli semi-trasparenti che decorano tutta la facciata svelando solamente alcune aree. Gli esagoni semi trasparenti mostrano un piccola porzione dell’edificio al suo interno creando una curiosità del potenziale cliente.

Condividi ciò che hai visto

Se hai visto, per internet o passeggiando in giro, qualche facciata interessante condividila con noi. Può essere un modo per prendere spunto dai migliori.

In questa epoca dove sempre più spesso si cerca la qualità delle costruzioni, un Impresa edile deve essere professionale e sempre aggiornata soprattutto in città come Treviso, Venezia ecc dove la storia ci ha lasciato un patrimonio culturale.

Il blog di un’impresa edile di Treviso

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