I muri di cinta

Costruire Muri

Sicuramente sentendo queste parole penserai subito alla loro connotazione negativa.

I muri vengono alzati per lasciare qualcuno fuori, per dividere, per non far entrare. Un muro lascerà sempre molte cose fuori, le persone hanno bisogno di ponti, non di muri tra di loro. Ma oggi, parliamo solo delle connotazioni positive dei muri, quelli che costruiamo per creare un senso di protezione intorno a noi e ai nostri cari, quei muri che rendono casa un nido e un luogo sicuro per la nostra famiglia.

Questa in particolare è la storia di Giovanni, un padre di famiglia che si è rivolto qualche mese fa alla nostra impresa edile. Purtroppo, durante la notte, dei ladri erano entrati in casa sua, spaccando delle finestre. Fortunatamente non era accaduto nulla alla sua famiglia, ma la paura era ancora tanta.

Quando acquistò quella villetta a schiera molti anni prima, si stupì del fatto che non avesse un muro di cinta che la circondava, ma tutti nel quartiere lo tranquillizzarono. Quello era un posto tranquillo e nulla di male era mai accaduto. Ma i tempi erano cambiati e sempre più spesso si sentivano queste cose. Ovviamente non pensi mai che possano capitare a te o a chi ti sta vicino.

Giovanni, quando venne da noi per una consulenza, era visibilmente preoccupato e capì subito quello che poteva aver passato. Quando mi recai a casa sua per un sopralluogo, mi sembrò assurdo che non fosse presente un muro di cinta, ma solo una piccola recinzione.

Con grande sollievo per la sua famiglia, iniziammo subito i lavori.

Ma cosa intendiamo per muro di cinta?

La descrizione del muro di cinta e le caratteristiche che deve possedere per essere chiamato tale sono segnalate chiaramente all’interno del codice civile art. 878.

Il muro di cinta è un muro isolato che non abbia un’altezza superiore ai tre metri e non è considerato per il computo della distanza tra costruzioni. Il suo scopo è la demarcazione della linea di confine, la separazione e la chiusura della proprietà.

Ma perché proprio tre metri?

Questo requisito è stato identificato per ragioni che si ricollegano alla ratio stessa delle disposizioni: le esigenze d’igiene, funzionalità e sicurezza degli abitanti che le norme sulla distanza sono dirette a tutelare. Il muro di cinta deve unicamente cingere una proprietà, un’altezza superiore ai tre metri non potrebbe escludere pericoli come la formazione d’intercapedini dannose.
Quindi, il muro in questione, se superiore ai tre metri, verrebbe considerato una vera e propria costruzione e considerato per il calcolo della distanza minima tra fabbricati. Qualsiasi innalzamento, oltre la misura consentita, è illegittimo.
In caso di problemi, il trasgressore sarebbe condannato, non alla demolizione dell’intero muro di cinta, ma solo alla sopraelevazione oltre i tre metri.

Il muro di cinta condiviso.

In seguito a ciò che accadde alla famiglia di Giovanni, tutto il quartiere si preoccupò. Corsero ai ripari costruendo anche loro muri di cinta intorno alle loro proprietà per proteggersi. Dato il poco spazio che divideva le villette a schiera, proponemmo ai vicini di Giovanni di condividere il loro muro di cinta.

Il muro posto sul confine, grazie alla comunione forzosa, può essere reso comune a scopo di appoggio – sempre in rispetto delle leggi locali e sulla distanza legale tra fabbricati -. Inoltre, non è necessario rendere lo stesso muro comune, ma si può semplicemente costruire un ulteriore muro di cinta in aderenza a quello già presente.

Muri, luci e vedute.

Le vedute permettono, oltre il passaggio di luce e aria, l’affaccio sul terreno del vicino. Consente quindi una visione frontale, laterale e obliqua. Ad esempio, una finestra con inferiate è considerata una veduta solo se ci si riesce a mettere la testa dentro per guardare non solo frontalmente e, soprattutto, senza pericolo.

Le luci devono garantire la sicurezza con grate fisse o inferiate, non deve consentire passaggi, altrimenti sarebbe una veduta. Il vetrocemento ad esempio, pur consentendo il passaggio della luce, è considerato con una funzione di delimitazione e riparo, come il muro.

Per l’apertura di luci e vedute vanno rispettate determinate distanze. Il tutto per tutelare la riservatezza del vicino e salvaguardare l’interesse privato. Infatti, anche se la costruzione di un muro di cinta non deve rispettare le norme tra le distanze, ciò non implica la possibilità non rispettare la distanza imposta dal codice civile a favore delle vedute.

 

Caro lettore, dopo questo articolo spero che non penserai solo alla connotazione negativa quando sentirai qualcuno costruire muri, ma ricorderai anche il senso di protezione che può dare un buon muro di cinta alle persone che abitano al suo interno.

Vuoi costruire casa e stai cercando qualche consiglio? Allora devi assolutamente leggere qui!

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