La ventilazione naturale 1° parte

Ventilazione naturale e ventilazione meccanica

Più volte ho parlato della ventilazione all’interno degli edifici e ho sempre considerato la ventilazione meccanica controllate (VMC) migliore della ventilazione naturale cioè l’apertura delle finestre. Principalmente questa mia preferenza è dovuta ad un risparmio energetico da parte della VMC e quindi il rispetto per l’ambiente.

 

Ogni qual volta apriamo le finestre, soprattutto d’inverno, tutto il calore che ho creato tramite la combustione (metano, legna, gasolio, ecc) lo butto fuori.

Naturalmente ti invito a leggere l’articolo:

Nell’articolo descrivo i vantaggi che ho con una VMC
Un altro fattore da tenere in considerazione sono gli spifferi che ormai sono sempre mene e che quindi vanno a pesare sulla ventilazione, questo è l’articolo dove parlo degli spifferi:

Un altro articolo molto importante sull’argomento è:

Dove parlo dei componente organici volatili, che possono provocarci problemi di salute.

Con questi articoli sto cercando di guidarvi per arrivare ad un opinione per valutare e scegliere, considerando tutti gli aspetti che portano le varie tecnologie. Reputo fondamentale non solo considerare il valore economico ma anche: il rispetto per l’ambiente attraverso il risparmio energetico, il livello di salute e il benessere che creo con la ventilazione.

Preciso che questo non è l’ultimo articolo sulla ventilazione che scrivo.

 

Iniziamo con la ventilazione naturale

In questo articolo analizzeremo la ventilazione naturale, ossia mediante forze naturali dovute al vento ed alla differenza di temperature tra interno ed esterno, che provoca l’ingresso dell’aria esterna negli ambienti interni in ragione della permeabilità delle superfici di confine (aperture specificatamente previste come fori, ma anche porte, finestre, fessure).

Nel settore della ventilazione ci sono due correnti principali.

Da una parte si riscontra una tendenza, specialmente nell’architettura più protesa all’ innovazione, a realizzare edifici che richiedono la presenza e l’intervento di dispositivi meccanici per il controllo del microclima interno (questo atteggiamento viene giustificato sia con l’esigenza di risparmio energetico, sia considerando il concetto di sostenibilità). D’altra parte un sistema di ventilazione il più possibile naturale per avere un contatto diretto con l’ambiente esterno.

Questi due concetti potrebbero scatenare moltissimi commenti e aprire enormi dibattiti, ma non andrò oltre in quanto l’argomento principale è un altro 🙂

In questi ultimi anni l’esperienza ha mostrato, e numerose ricerche hanno verificato, che in molti casi gli impianti di climatizzazione (si intende il condizionatore usato per raffrescare ed in certe situazioni scaldare l’ambiente) sono responsabili di aspetti ed eventi negativi, come la legionella o la Sick Building Syndrome (SBS) o meglio conosciuta come: sindrome da edificio malato (argomento trattato in un altro articolo).

Seppanen e Fisk (2002) hanno studiato la realizzazione tra tipologia di sistema di condizionamento e prevalenza dei sintomi legati alla sindrome dell’edificio malato.

Attraverso l’analisi di undici studi, comprendenti 467 edifici e circa 24000 persone, hanno trovato che, rispetto agli edifici ventilati naturalmente, quelli dotati di un sistema di condizionamento avevano un aumento (circa 30-200% in più) statisticamente significativo della prevalenza di uno o più sintomi SBS. L’interesse per la ventilazione naturale ha generato, e genera tuttora, numerose ricerche su questo tema.

Nell’articolo: La ventilazione naturale 2° parte parlerò di due fattori fondamentali per avere una ventilazione naturale.

La ventilazione naturale trae principalmente origine da due diversi fattori che contribuiscono al “movimento” dell’aria: il gradiente termico e il gradiente anemologico….

….Per il gradiente termico si intende la differenza di temperatura dell’aria esistente tra diverse zone dell’edificio comunicanti….

….Il gradiente anemologico è causato dall’incidenza del vento sull’edificio. Il vento giunge infatti sulle facciate in diversi modi….

 

Per ora mi fermo qui a parlare della ventilazione naturale per evitarvi di fare un articolo lunghissimo. 🙂

 

 

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