Il cartongesso ignifugo: di cosa parliamo e come utilizzarlo

La testimonianza: due cuori e una capanna.

Quando ci siamo conosciuti non avrei mai pensato che saremo arrivati insieme fino a questo punto. Da quel timido invito a pranzo ne è passata di acqua sotto i ponti in questi 3 anni. Da un fine settimana passato a turno a casa l’uno dell’altro, fino a che ha deciso di trasferirsi nel mio piccolo bilocale. Da quando siamo entrambi qui dentro questa casa è diventata sempre più piccola.

Però finché ci si ama queste cose non contano, così ci dicevano tutti. Ma lo spazio è vitale, soprattutto se di punto in bianco vi ritrovate entrambi costretti a lavorare da casa. Questa esperienza, oserei dire traumatica, ha sconvolto totalmente la visione che avevamo del nostro nido d’amore, facendolo diventare un luogo assurdamente piccolo per poter vivere in due adulti, soprattutto perché speriamo presto di essere in tre.

Grazie a tutti i bonus previsti e gli incentivi disponibili, abbiamo deciso di puntare subito su una casa da ristrutturare, anche se sapevamo che i tempi si sarebbero allungati, tutti ci dicevano che lo stress della ristrutturazione ci avrebbe fatto venire i capelli bianchi e che avremmo finito sicuramente per lasciarci.

Fortunatamente, dopo una lunga ricerca e vari preventivi, ci siamo imbattuti nell’Impresa Costruzioni Bruschetta di Treviso. Durante la ristrutturazione hanno pensato praticamente a tutto loro e noi siamo andati avanti con la nostra vita senza troppi problemi e inutile stress.

Parola al tecnico

Quando Giacomo e Camilla ci chiamarono per una consulenza, Camilla ci parlò della loro situazione nel suo piccolo ma accogliente bilocale, la nuova casa da ristrutturare che avevano già trovato e tutti i progetti che avevano in mente per il loro futuro. Tra questi sicuramente ci sarebbe stata la realizzazione della cameretta per un bambino e di un oggetto che al momento era presente nella piccola casa ma avrebbero voluto possedere anche nella nuova dimora.

Camilla, quando si era trasferita molti anni prima nel piccolo bilocale, ne era rimasta affascinata soprattutto per il camino che dava un tocco quasi fiabesco a tutto l’appartamento e creava un’atmosfera deliziosa nel periodo invernale. Purtroppo nel nuovo appartamento non c’era un camino, ma ci tenevano davvero molto a possederne uno simile a quello.

Gli spiegai che avremmo potuto installare un camino senza nessun problema, anche grazie all’utilizzo dell’cartongesso ignifugo. Un materiale dalle molteplici possibilità di utilizzo.

Cos’è il cartongesso ignifugo?

Il cartongesso già di per se ha una buona resistenza al fuoco grazie alle molecole d’acqua al suo interno che, durante un incendio, evaporano. Questo procedimento diminuisce l’avanzata del fuoco e, inoltre, si crea uno strato isolante grazie all’aumento della porosità rispetto allo stato naturale del gesso.

Rispetto al cartongesso tradizionale, quello ignifugo dona una maggior protezione dal fuoco. Le sue lastre vengono composte da gesso in parte disidratato cioè emidrato e sostanze ignifughe e con una grande resistenza alle alte temperature: perlite, vermiculite e fibre di vetro.

Permette di essere utilizzato in molteplici modi durante una ristrutturazione per rivestire, insonorizzare, isolare termicamente, realizzare semplici pareti divisorie o controsoffitti. Può rivestire pareti sia leggere che in muratura tradizionale, si utilizza per creare corridoi di sicurezza antincendio per i luoghi pubblici.

Il cartongesso ignifugo può resistere all’esposizione delle fiamme e al calore per un tempo definito, dopo i 120 minuti inizia il suo sfaldamento. La classificazione infatti avviene segnata come protezione rei 120 per indicare che deve resistere alle fiamme per almeno quel tempo.

Come si distingue?

Solitamente, le lastre di cartongesso ignifughe sono di colore rosa, ma in commercio sono esistenti lastre ignifughe di qualsiasi tonalità, a seconda dell’azienda che le produce e commercia. Solo leggendo la scheda tecnica del prodotto possiamo capire se il materiale che abbiamo di fronte e di tipo ignifugo.

Bisogna prestare attenzione alla classe che fa riferimento alle proprietà come:

  • Il potere calorifico
  • La produzione di gocce ardenti e fumo
  • L’accendibilità
  • La diffusione del fuoco

L’euroclasse, cioè la reazione al fuoco del materiale, può essere A1 e A2. Solo queste comprendono i materiali incombustibili.

Cosa vuol dire REI

Quando parliamo di componenti e della loro resistenza al fuoco, utilizziamo il termine REI, specialmente per i luoghi comuni o pubblici dov’è necessario garantire una determinata sicurezza e resistenza.

REI è l’acronimo che viene utilizzato per indicare la resistenza alle fiamme di un componente costruttivo, strutturale o no.

  • R: resistenza meccanica, ciò che un elemento deve conservare in caso d’incendio mantenendo stabilità e rigidità
  • E: ermeticità, cioè tenuta. Se il componente è esposto al fuoco da un lato, dall’altro non dovranno passare le fiamme, il gas e i fumi.
  • I: Isolamento termico, l’elemento esposto alle fiamme o al calore diretto deve ridurne il passaggio.

Quando utilizziamo il cartongesso ignifugo?

Viene utilizzato sia in luoghi pubblici, che per abitazioni private.

In casa, trova largo uso durante le ristrutturazioni. È utilizzato per rivestire camini, stufe e cappe in cucina. Oppure per i controsoffitti e le pareti dei locali che contengono caldaie o altri impianti termici. Basti pensare ai controsoffitti di ospedali, scuole o cinema.

Spero di avervi fatto comprendere l’importanza del cartongesso ignifugo, è senza dubbio la soluzione ideale per garantire una maggior protezione alla propria casa o qualsiasi altro ambiente da possibili incendi.

Per le vostre applicazioni domestiche durante la ristrutturazione sicuramente con la nostra esperienza vi potremo consigliare la miglior tipologia di lastra da utilizzare.

 

Vuoi ristrutturare casa e stai cercando qualche consiglio? Allora dovesti assolutamente leggere qui!

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