Mentre leggo articoli su edifici passivi una vocina interiore mi apriva un classico dibattito, una sensazione; partire con il piede sbagliato. Come impresa edile sono consapevole delle scelte e delle motivazioni che ci portano a tali scelte, molte volte non fondate. Costruire gli edifici passivi dovrebbe essere un percorso forzato per conseguire un risparmio, un benessere e un futuro eppure non riusciamo a guardare oltre il nostro naso.
Una persona o una famiglia, ha bisogno di un casa e di certo una casa moderna non una grotta come i nostri simpatici antenati. Eppure ai giorni nostri esiste una costruzione passiva che ancora viene poco considerata. Una giorno d’estate mentre guardavo qui e la il mondo sul web passare con la velocità di un treno ad alta velocità, mi sono imbattuto in una frase che calza a pennello con il mondo dell’edilizia:
Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci.
Mi piace pensare che noi imprese edili lasciamo un segno ogni qualvolta che costruiamo o restauriamo qualcosa e se ci fermiamo ad ascoltare o guardare; possiamo avvertire quella passione che una volta spingeva i nostri nonni a migliorare sempre. Passione una qualità sempre più rara.
Qui riporto 4 edifici passivi premiati da American Institute of Architects come la top ten degli edifici più sostenibili del mondo. Un pelo d’invidia per le imprese edili che hanno realizzato queste strutture, lasciano un segno che pochi possono vantare.
Edifici passivi: Charles David Keeling Apartments
Questo complesso di abitazioni LEED-Platinum da 160.000 piedi quadrati per 510 studenti dell’Università della California, a San Diego. Una costruzione edile del 2012 costata circa 44.000.000 €. Mentre stai ancora cercando di dimenticare il contributo economico, io immagino il contributo ambientale: promuovere la comprensione che cambia la vita sulle questioni di sostenibilità.
I progettisti, il costruttore, e gli studenti hanno una responsabilità ambientale. Ogni appartamento per sei persone è configurato per beneficiare della ventilazione naturale, con illuminazione naturale e viste panoramiche incorniciate. Mentre continuo a leggere di questo edificio e cerco informazioni costruttive e particolari che possono farmi crescere professionalmente, alcuni particolari mi rimangono a ricordare concetti base delle costruzioni edili.
La ventilazione naturale che un tempo era compensata con tutti gli spifferi delle finestre e sostituita con la ventilazione meccanica controllata;
…L’esterno in cemento bianco lega visivamente l’edificio all’architettura del campus esistente, offre comfort attraverso la massa termica e aumenta la riflettanza della luce naturale….
La massa termica, l’inerzia termica, l’accumulo dei materiali edili, lo sfasamento delle murature. Con uno studio attento e un minimo di spesa possiamo raggiungere un buon risultato.
Edifici passivi: Clock Shadow Building
Se possiedi un casa che ha qualche anno di saggezza e ha passato molte primavere, non disperare anche con un restauro ben studiato può raggiungere le prestazioni di una costruzione edile passiva. Un bel esempio lo troviamo nell’edificio Clock Shadow Building circondato dai tanti laghi del Wisconsin. Mentre penso a questo progetto non posso fare a meno di pensare alle tante incredibili possibilità che abbiamo.
Posso solo immaginare lo stato di degrado di questo edificio, l’odore della natura che cerca lentamente di degradare l’interno dell’edificio, le infiltrazioni dalla copertura che lentamente alimentano la muffa e corrodono il cemento, i graffiti;alcuni di cattivo gusto e altri colorati che trasmettono un sentimento ben chiaro. La magia di un restauro ben studiato e con una “semplice spesa” di circa 5.600.000 €.
Nel mondo delle costruzioni le possibilità di un edificio dismesso sono molte, sta solo a noi ricercare quell’incredibile soluzione che ti fa rimanere a bocca aperta. In questo caso il restauro è stato pensato per essere più ecosostenibile possibile.
Edifici passivi: Federal Center South Building,
E se siete ancora dei fermi sostenitori della demolizione e ricostruzioni con questo edificio possiamo raggiungere quel apice sul settore del restauro che tanto andiamo cercando. Un semplice, grande magazzino abbandonato convertito nella nuova sede dell’US Army Corps of Engineers.
Il Federal Center South Building 1202 di Seattle, inaugurato nel 2012 uno degli edifici più green e che ha il più normale obbiettivo del settore del restauro: abbattere i consumi energetici del 75%. La forma dell’edificio è tra le più semplici e che forse già alle elementari abbiamo imparato a conoscere, la forma dell’edificio è a ferro di cavallo per ottimizzare i consumi energetici , grazie alla serra solare posta al centro dell’edificio.
Non ho finito con le ottime notizie: Federal Center South è riuscito a vincere la sfida impiegando oltre il 20% di materiali recuperati da altri cantieri e riciclando il 99% dei propri scarti.
Edifici passivi: New Norris House
Dobbiamo essere sempre positivi e portare queste fantastiche esperienze in un ambito quasi più “umano”. Non tutti hanno un milione di euro da investire 😀 per costruirsi una casa passiva. La casa New Norris House è un facile esempio di come un piccola casa può raggiungere gli standard di casa passiva.
Il team di progettazione, guidato da studenti universitari e docenti dell’università del Tennessee-Knoxville College of Architecture and Design, ha incorporato la progettazione e la ventilazione solare passiva e un involucro ermetico per combattere le calde e umide estati della zona e inverni freddi.
Tra i tanti progetti che ho studiato questo rappresenta una possibilità di comprendere le potenzialità di una piccola casa. Attendo impazzente di scrivere un articolo su questa piccola casa passiva.